Tour de France 2018, e venne il giorno di Dylan Groenewegen

-

L’olandese Dylan Groenewegen ha vinto allo sprint la settima tappa del Tour de France, da Fougères a Chartres di 231 km. Dietro di lui sono arrivati il colombiano Fernando Gaviria e lo slovacco Peter Sagan. Nono posto per Andrea Pasqualon. In classifica generale Greg van Avermaet mantiene il vantaggio di sei secondi su Geraint Thomas. Sagan invece conserva la maglia verde della classifica a punti con 234 punti contro i 231 di Gaviria.

E venne il giorno di Groenewegen. Il velocista della Lotto NL Jumbo, vincitore lo scorso anno dell’ultima tappa di Parigi, era stato la principale assenza di queste prime giornate della Grande Boucle. In tanti si aspettavano qualcosa di concreto da questo giovane e promettente ragazzo di Amsterdam, la città delle biciclette, ma almeno fino a oggi pomeriggio non c’era stata occasione di vederlo piazzato tra i primi tre. L’occasione del riscatto è arrivata finalmente quest’oggi con un attacco imperioso su cui Gaviria non ha potuto far altro che fermarsi, rialzare la testa e vedere la bici del proprio avversario allungare verso il traguardo. Un allungo importante che rimette in gioco tutte le discussioni su chi fosse la reale ruota più veloce di questa edizione. Più arretrato Sagan comunque soddisfatto perché a fine gara lo stesso slovacco ha ammesso di non aver avuto le gambe giuste per duellare là davanti. Solo decimo posto per Mark Cavendish subito dietro il nostro Pasqualon: per il britannico il lato positivo è vederlo almeno tra i primi dieci dopo una serie di prestazioni poco incoraggianti.

Un dito sul cuore, l’altro a indicare di fare silenzio perché stavolta parla lui. Così Groenewegen si è presentato davanti agli spettatori di Chartres, località della Loira. “Nelle prime tappe le mie gambe non erano abbastanza buone e qualcuno ha detto che non ero in grado di poter vincere una corsa in questo Tour. Sono felice di aver fatto parlare le gambe oggi. La mia squadra mi ha sempre supportato”. La sfida tra velocisti si allarga; non c’è più il solito testa a testa tra Gaviria e Sagan, ma si intromette un personaggio storico pronto a ricamarsi un ruolo da protagonista nelle ultime opportunità che gli sprinter avranno a disposizione. Sabato ad Amiens e poi domenica nella celebre Roubaix. Le ultime giornate perché da lunedì il palcoscenico verrà lasciato agli scalatori e ai big di alta classifica.

 

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

MondoPallone Racconta… 14 per sempre

Johan Cruijff, profeta del calcio totale olandese e nell'olimpo dei migliori giocatori di sempre, ha detto stop. A 65 anni, dopo una carriera sul...
error: Content is protected !!