Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Polonia

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Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Polonia.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – L’ultima partecipazione della Polonia a una fase finale della Coppa del Mondo risale a Germania 2006: in quell’occasione, le aspettative erano abbastanza alte e fu grande, dunque, la delusione per l’eliminazione al primo turno. Il miglior risultato della selezione polacca ai Mondiali è il terzo posto, ottenuto nel 1974 e nel 1982. Sarà interessante vedere se questa volta la Polonia riuscirà a superare la fase a gruppi: sarebbe la prima volta dal 1986 a oggi.

IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – La Polonia si è qualificata con facilità a Russia 2018: la selezione guidata da Adam Nawałka, infatti, ha chiuso in testa al gruppo E nella fase di qualificazione, ottenendo 8 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta nelle 10 partite disputate. I polacchi sono stati trascinati da Robert Lewandowski, autore di 3 triplette e in gol in tutte le partite in cui la squadra è riuscita a segnare (unico stop, la sconfitta per 4-0 contro la Danimarca).

DIFESA – Nel reparto arretrato, la Polonia può vantare alcuni giocatori di livello. In porta, Szczęsny e Fabiański sono due sicurezze, mentre Białkowski è un’ottima alternativa. Niente convocazione, invece, per il romanista Skorupski. Davanti a Szczęsny (sarà con tutta probabilità lui il titolare), Glik e Piszczek (utilizzato come centrale dal ct polacco) saranno i pilastri della linea difensiva. Convocati gli “italiani” Bereszyński (Sampdoria) e Thiago Cionek (SPAL), completano il reparto difensivo il giovane Bednarek, Pazdan e Jędrzejczyk.

CENTROCAMPO – Błaszczykowski, Zielinski, Krychowiak, Linetty. I giocatori di livello non mancano neanche a centrocampo, anche se forse sono le alternative a non essere granchè: Góralski, Grosicki (che però potrebbe essere un potenziale titolare), Kurzawa (da non confondere con Layvin, terzino del PSG), Peszko e Rybus possono giocarsi una maglia da titolare, ma non sono sicuramente gli elementi di spicco della rosa.

ATTACCO – 3 triplette nelle 10 partite della fase di qualificazione a Russia 2018: un’altra voce da aggiungere al curriculum di Robert Lewandowski, il gioiello di questa Polonia. Teodorczyk e i due italiani Milik e Kowniacki partono dietro di lui nelle gerarchie, ma possono essere armi da utilizzare a partita in corso.

IL COMMISSARIO TECNICO – Dal 2013 (dopo essere stato vice-ct nel 2007), il ct della Polonia è Adam Nawałka. Classe 1957, da giocatore ha vinto un campionato polacco con il Wisla Cracovia. Da allenatore, ha speso la sua carriera in diverse squadre polacche.

LA STELLA – Robert Lewandowski. Come già detto, la punta del Bayern Monaco ha siglato 3 triplette nella fase di qualificazione, ed è uno dei migliori attaccanti in circolazione. Se riuscirà a giocare un buon torneo, potrebbe portare la Polonia a togliersi qualche soddisfazione.

PUNTI DI DEBOLEZZA – Il problema della Polonia, negli ultimi anni, è stata la difesa. Sulla carta, quella a disposizione di Adam Nawałka è una delle migliori rose che la selezione polacca ha portato alle fasi finali di una competizione internazionale, ma è già successo in passato che la squadra deludesse le aspettative.

FORMAZIONE TIPO – (3-4-3): Szczęsny; Glik, Pazdan, Piszczek; Rybus, Krychowiak, Linetty, Błaszczykowski; Grosicki, Lewandowski, Zielinski.

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Vista la rosa a disposizione, la Polonia deve passare almeno la fase a gironi, considerato anche che il gruppo H è tutt’altro che irresistibile (Senegal, Giappone e Colombia, oltre ai polacchi). L’obiettivo minimo, quindi, sono gli ottavi di finale.

Massimiliano Ribolli
Massimiliano Ribolli
Vicentino, classe '96, calcisticamente legato al Vicenza e al Southampton, appassionato di (quasi) tutto ciò che è sport, di tecnologia e del buon cibo. Aspira a fare della propria passione un lavoro.

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