Milan-Fiorentina 5-1, la conferenza stampa di Gattuso e Pioli

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Finisce 5-1 in favore del Milan la sfida tra i rossoneri e la Fiorentina: una vittoria che significa qualificazione diretta all’Europa League del prossimo anno per Gattuso e i suoi.

Gennaro Gattuso, allenatore Milan

Da dove si riparte? Si riparte da questa partita, da quest’entusiasmo e dalle poche cose che possiamo fare senza sbagliarle. Ripartire dalla struttura della squadra e dello zoccolo duro della rosa. Ci sono stati momenti difficili, non era scontato nulla: è stato merito mio e del mio staff, sicuramente, ma anche dei giocatori che ci hanno rispettato e aiutato. Se oggi sono arrivati questi risultati, il merito è dei ragazzi al 99%, nessuno ha mai mollato.

Che voto mi darei? Faccio fatica a darmi un voto. Qualche legnate nei denti ne ho prese nella mia carriera e ho fatto anche qualcosa di buono. Lavorare in Primavera mi ha aiutato, ho cominciato a sviluppare qualcosa di diverso nella testa rispetto al passato e ci ha aperto un altro mondo, offrendo un calcio diverso che abbiamo riportato in prima squadra. Ho avuto tanti ragazzi giovani.

Kessié ha giocato oggi la 55esima gara e ha fatto molto bene anche oggi. Sul mercato dovremo pensare anche alle riserve, non prendere per il collo i giocatori e non necessariamente dei titolatissimi: per esempio un uomo a centrocampo e uno simile a Suso e alternare. Dobbiamo allungare la rosa perchè spesso è questo a fare la differenza. Non voglio necessariamente un trentenne, ma giocatori con una certa esperienza serviranno.

I 30 km? Parto da casa inseguito da mia moglie in macchina (ride). Le promesse le mantengo.

La qualità del gioco del Milan? Abbiamo proposto un gioco che possiamo permetterci per i giocatori che abbiamo a disposizione, abbiamo costruito un gioco, lavorato sul pressing. Dove abbiamo fatto meno bene tutto questo è stato nella gara contro la Juventus: avevamo paura e la palla pesava tanto. Dobbiamo migliorare su quest’aspetto.

Cutrone? Al dilà di lui, che sa cosa voglio da lui: fa le robe che gli chiediamo, ah grandi margini di miglioramento e deve arrabbiarsi lavorando sui gesti da migliorare. Kalinic ha fatto le ultime due partite da giocatore vero: è stato importante per il lavoro che ha fatto. Per questo tipo di calcio devi saper tenere la palla, altrimenti ti allunghi troppo. Con un attaccante che sa gestire così bene il pallone ci aiuta tanto.

Calhanoglu? Mi piace sempre di più perchè è un dieci atipico, ha il coltello tra i denti. Imbellisce il gioco, mi emoziona con le sue giocate. Finalmente ho visto un gol da punizione. Può ancora migliorare, spero non si monti la testa e gli rimanga questa voglia perchè non deve dimenticarsi da dove è partito. Non l’ho inventato io, basti vedere cosa faceva con il Bayer Leverkusen: gli ho trasmesso solo la voglia di soffrire. Spero continui su questa strada. 

Stefano Pioli, allenatore Fiorentina

“Le sostituzioni? Si sono infortunati tutti e tre e ho dovuto fare dei cambi forzati. Sportiello ha preso una botta in testa e si sentiva poco bene, Vito Hugo ha avuto un risentimento muscolare su un infortunio precedente. 

“L’atteggiamento della squadra? Secondo me non eravamo con la testa in vacanza. Nella ripresa abbiamo perso le misure, c’erano giocatori un po’ stanchi, ma abbiamo fatto un buon primo tempo e contro un ottimo avversario. Comunque, il mio giudizio sulla stagione non cambia. Mi spiace finire così con due sconfitte, ma è evidente il motivo del calo di queste settimane. 

Negli ultimi tre mesi abbiamo iniziato a correre molto in campo, spendendo tanto sia fisicamente che psicologicamente dopo il dramma di Astori. La gara di domenica scorsa ci ha lasciati svuotati. Abbiamo sognato qualcosa di eccezionale come la qualificazione in Europa League che, per come eravamo costruiti e quello che è successo, non era nei piani.

Battibecco con Gattuso? Abbiamo discusso all’intervallo per un atteggiamento suo che poteva risparmiarsi, ma poi abbiamo chiarito.

Perchè Olivera e non Hristov come cambio? Inizialmente doveva entrare Bruno Gaspar, ma non se la sentiva perchè ha avuto problemi intestinali. Maxi è stato usato più volte in allenamento nel ruolo in cui l’ho schierato e ho deciso di dargli fiducia: è solo questo il motivo, non la possibile mancanza di esperienza di Hristov.

L’obiettivo del prossimo anno? Confermare quanto abbiamo fatto di buono e migliorare il nostro ottavo posto, comunque un ottimo risultato già di per sè. Dopo la fine del mercato, vorrò avere pochi giocatori ma tanta competitività nella rosa: averne tanti non mi sta bene, voglio giocatori motivati e contenti. Voglio fare scelte semplici e con chiarezza. La squadra sicuramente va rinforzata, anche se secondo me abbiamo 8-9 giocatori importanti. Badelj? Per me può fare anche di più di quest’anno, ma a parte lui tutti gli altri possono crescere ancora. E dobbiamo consolidare la squadra con qualità avanti e più personalità: mi aspetto che la società intervenga in questo senso.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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