Giro d’Italia 2018 – Elia Viviani concede il bis e vince anche a Eilat

-

Nella tradizione ebraica Elia è un nome importante: il profeta asceso in cielo e pronto ad aiutare il popolo in difficoltà. Il profano mondo del ciclismo e gli appassionati delle due ruote celebrano invece in questo fine settimana un altro Elia, il protagonista indiscusso delle due inedite in terra israeliana.

Il riferimento è chiaramente per Elia Viviani. Lungo il deserto attraversando ben 229 km da Be’er Scheva fino a Eilat, il ciclista veronese ha concesso il bis e si è aggiudicato pure la terza tappa confermandosi la ruota più veloce di questo Giro d’Italia. Stavolta il treno della Quick-Step Floors, orfano di Sabatini bloccato da una foratura, non ha giocato sulla difensiva, ma ha occupato la testa del gruppo per traghettare il proprio velocista nelle migliori posizioni. Una mossa decisa ma al tempo stesso inutile perché Viviani non è riuscito a tenere la ruota dei propri compagni e così ancora una volta si è dovuto autogestire per lo sprint finale. Le chiavi della sua vittoria sono da ricercarsi negli stessi fattori determinati a Tel Aviv: da una parte l’ottima lettura dei rivali e il sapersi accodare sullo scatto di Sam Bennett, quello giusto per lanciarsi nei metri finali; dall’altra la potenza, un KERS umano, su cui gli avversari possono farci poco.

Quello odierno è stato un finale al limite. Bennett ha provato a portare Viviani sull’esterno per frenarlo; mossa servita a poco perché il veronese non si è fatto intimidire e ha mantenuto costante la sua spinta. Viviani ha ottenuto così la sua terza vittoria al Giro, precedendo Sacha Modolo, che nel finale ha scalzato lo stesso Bennett. Quarto posto per Jakub Mareczko bravo a recuperare metri nel finale. “Nelle prime due ore di gara mi sentivo molto male – ha rivelato Viviani -. Oggi non sentivo la pressione dopo la vittoria di ieri. Ma mi sono sentito meglio più avanti. Ho gareggiato alle Classiche ed ero pronto per i 230 km di oggi. Abbiamo seguito il nostro piano. Ci mancava solo Sabatini perché ha avuto una foratura. Ho comunque avuto un buon finale”.

In classifica generale tutto resta immutato e Rohan Dennis conserva la maglia rosa. Il Giro chiude la discussa tre giorni israeliana e lunedì si concederà una giornata di riposo per tornare in Italia e ripartire dalla Sicilia. Ad attendere la carovana le due tappe tra Catania, Caltagirone, Agrigento e Santa Nifa, poi il 10 maggio l’interessante arrivo sull’Etna.

LE CLASSIFICHE DEL GIRO D’ITALIA 2018

Foto Credit: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

MondoPallone Racconta…Quando il tramonto è appena oltre confine

Gennaro Gattuso ha scelto di chiudere la parabola agonistica all'estero, ma senza percorrere tanti chilometri. Proprio laddove azzurri del passato lo hanno preceduto qualche...
error: Content is protected !!