Catania-Trapani, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 36/a giornata del Girone C di Serie CCatania-Trapani, terminata col risultato di 1-2, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il tecnico dei padroni di casa Cristiano Lucarelli: “Mi dispiace per il primo tempo: lo abbiamo regalato letteralmente senza riuscire a fare quello che di solito riusciamo a fare. Abbiamo perso troppi palloni e messo in difficoltà la nostra difesa. Abbiamo sbagliato tanto e anche molto timidi nell’inventare le giocate. Nella ripresa siamo tornati in noi, abbiamo creato due occasioni prima di subire lo 0-1. Abbiamo anche avuto un’ottima reazione, è stato anche bravissimo il loro portiere e il rammarico, oltre il risultato, è quello di non avere dato ai tifosi ciò che meritavano. Non subiremo un contraccolpo perché se non lo abbiamo subìto dopo Monopoli non sarà oggi a cambiare il nostro percorso. Anzi, questa sconfitta deve servire da insegnamento e a farci reagire immediatamente. Non abbiamo mai pensato o escluso a priori della possibilità di arrivare terzi: è chiaro che avevamo una situazione di vantaggio e oggi l’abbiamo perso. Ce ne faremo una ragione e torneremo a lavorare sui nostri difetti fin da domani“.

Poi, è stata la volta di mister Calori: “Stasera la mia squadra ha disputato e interpretato una grande partita contro un Catania molto forte e, del resto, per potere vincere non poteva essere altrimenti. Ce le giocheremo fino alla fine e vediamo cosa succede nelle prossime due gare: sarà comunque un peccato perché noi, il Catania e il Lecce meriterebbero tutte e tre la Serie B. Oggi non è stata una gara di C ma di B per tecnica, agonismo e interpretazione della gara. Oggi abbiamo aggredito la difesa del Catania con grande coraggio e ci è andata bene“.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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