Sicula Leonzio-Catania, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Angelino Nobile” di Lentini

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 29/a giornata del Girone C di Serie C, Sicula Leonzio-Catania, terminata col risultato di 0-0, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il difensore bianconero Antonio Aquilanti: “Un grande risultato contro una delle squadre più forti della categoria. Sapevamo che se non avessimo messo la gara sul piano dell’agonismo e della grinta avremmo ottenuto un risultato negativo. Una gara combattuta, agonisticamente cattiva, ma sempre molto leale. Adesso dobbiamo continuare pensare partita dopo partita al nostro futuro e vogliamo continuare a stupire. Alla fine tireremo i conti. Dobbiamo restare molto concentrati perché la prossima settimana affronteremo una squadra che oggi aperto 7-0 e che, quindi, avrà voglia di rivalsa. Mi ha fatto piacere vedere il nostro stadio pieno finalmente ed è una vittoria per tutta la città“.

Poi, è toccato al tecnico del Catania Cristiano Lucarelli: “Ci sta stretto non avere potuto giocare al calcio. Ero curioso di sapere del perché tutta questa fretta di tornare a giocare a Lentini: ci siamo preoccupati delle luci, ma non del campo. La squadra ha dato una risposta positiva nonostante il campo non agevolasse le nostre qualità; abbiamo sfiorato il gol più volte e oggi ho raggiunto la consapevolezza che vinceremo il campionato. Oggi è stata una partita da rugby, il pallone rimbalzava male e, quindi, bisognava portare la gara sull’agonismo. Oggi siamo stati pronti ad affrontare la situazione: non è il nostro calcio, ma ci siamo adeguati. Nella ripresa siamo stati sempre nella metà campo della Leonzio; abbiamo cercato il gol in tutti i modi. Forse ci è mancata la concretezza. Ripeto: ho rafforzato la convinzione di avere grandi possibilità di vincere il campionato e non mi capacito come mai la fretta di tornare a giocare qui proprio contro di noi. Così è difficile parlare di calcio e moduli. Dal punto di vista del carattere, non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori“.

Infine, l’allenatore della Leonzio Aimo Diana: “Una gara che abbiamo preparato così su un campo non ancora perfetto. Una buona reazione dopo la sconfitta della scorsa settimana. Abbiamo sofferto sulle loro palle inattive, ma abbiamo saputo soffrire e siamo riusciti a fare una gara gagliarda. Non esistono derby dell’amicizia: noi abbiamo dato tutto, è volato anche qualche colpo proibito, ma in fondo è giusto che il calcio sia vissuto come uno sport maschio. Abbiamo cercato di impostare la partita muovendo molto la palla, ma ancora non abbiamo i tempi giusti. In generale, un campo così mette in difficoltà entrambe le squadre. Peccato che tra Lecce, Catania e Trapani ci siano sette punti: entrambe sono squadre che, seppure con caratteristiche diverse, sono fortissime“.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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