Serie C, Sicula Leonzio-Catania: l’equilibrio non si spezza, finisce 0-0

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dal nostro inviato allo stadio “Angelino Nobile” di Lentini

Finisce a reti inviolate il derby tra la Leonzio e il Catania, gara vibrante, intensa e affrontata con grinta e determinazione da parte delle due squadre, ma nessuna delle due però riesce a trovare la via del gol e deve accontentarsi di un punticino. 

Sei mesi dopo l’Angelino Nobile di Lentini torna a indossare il suo più bell’abito bianconero per celebrare il ritorno a casa della Leonzio e quale migliore occasione del derby contro il Catania, valido per la 29/a giornata, per sfoggiare tutta la sua bellezza. All’andata, al Massimino, si imposero proprio i lentinesi per 2-1 grazie alle reti di Squillace e Bollino e fu uno dei pochi, se non l’unico, capolavoro dell’ex tecnico Pino Rigoli. La sfida oggi è, invece, anche tra Aimo Diana e Cristiano Lucarelli: il primo, capace di riportare i suoi fuori dalla zona salvezza, alla ricerca di un posto al sole dei playoff; l’altro, nonostante qualche passo falso di troppo, all’inseguimento del Lecce (distante sette punti) o, quantomeno, del migliore piazzamento possibile. Quello di quest’oggi si tratta del quinto confronto tra le due compagini e i rossazzurri tornano al Nobile dopo ben ventitrè anni: l’ultima sfida, infatti, risale al 1995 (CND) e finì 1-0 per gli Etnei in virtù del gol di Mimmo Crisafulli; l’unica vittoria bianconera (4-2), invece, risale alla Coppa Italia della stagione 1991-1992.

Assente Marano per squalifica e Sibilli acciaccato, Diana opta per il 4-3-3 on Narciso in porta. Difesa composta da De Rossi, Aquilanti, Camilleri e Squillace. Chiavi del centrocampo affidate ad Esposito, ai suoi fianchi D’Angelo ed Davì. Davanti, il trio composto da Lescano, Bollino e Arcidiacono. Mister Lucarelli recupera Russotto, che comunque partirà dalla panchina, ma deve rinunciare a Fornito e Rossetti. Sarà 4-3-3 con in porta Pisseri protetto da Aya, Blondett, Bogdan e Marchese. In mezzo al campo Biagianti con Mazzarani e Lodi. In avanti, il trio Barišić, Curiale e Manneh.

Con le tifoserie in festa ricordando i rispettivi capi ultras e con la tristezza nel cuore anche per Davide Astori, iniziano le ostilità. Ritmi intensi già in avvio: sono i padroni di casa a tentare le prime sortite offensive; i Rossazzurri in questa fase si limitano a contenere, ma in maniera sorniona a cercare il contrattacco appena possibile. Seppure non si registrino chiare occasioni da rete, la gara è gradevole e giocata con grinta da entrambe le compagini. Il primo tiro in porta giunge al quarto d’ora e lo effettua Arcidiacono, andando a sfiorare l’incrocio dei pali opposto. Pochi minuti dopo la gara si infiamma e si crea un accenno di rissa, il direttore di gara decide di estrarre il cartellino giallo a Bollino e Mazzarani per mantenere calmi gli animi. In generale, le due squadre lottano su ogni pallone, non tirano indietro la gamba e ciò rende la sfida spettacolare dal punto di vista agonistico. Intorno alla mezz’ora, botta e rispota: da una parte, Arcidiacono va al cross (sul quale non arriva nessuno) al termine di una bella manovra corale; dall’altro, Lodi stacca di testa e obbliga Narciso all’intervento in tuffo. Calano un po’ i ritmi nel finale di frazione, ma resta interessantissima la sfida nella sfida che si crea ripetutamente tra De Rossi e Manneh, e l’arbitro manda tutti al riposo sul punteggio di 0-0.

La lotta a centrocampo prosegue fin dalle prime battute della ripresa: sembra più aggressivo il Catania in questa fase, mentre la Leonzio appare più attendista, senza ovviamente rinunciare ad affacciarsi dalle parti di Pisseri. In generale, le due squadre danno l’impressione di poter centrare l’affondo vincente in qualsiasi momento, ma manca l’ultimo tocco decisivo che azioni gli attaccanti. Le occasioni più ghiotte per gli ospiti arrivano intorno al 70′: prima, un colpo di testa di Bogdan viene deviato in angolo da Aquilanti; poi, Narciso salva praticamente sulla linea un’incornata di Aya. La gara è meno vibrante rispetto alla prima parte: il Catania prova in tutti i modi a sfondare ed è Squillace a salvare all’81′ anticipando Curiale. Gli Etnei insistono: all’88’, sugli sviluppi di un angolo, stacca Ripa ed è ancora decisivo Narciso nel salvare provvidenzialmente la porta. Non accade altro degno di nota e il direttore di gara decreta la fine e lo 0-0 tra Sicula Leonzio e Catania. Da segnalare l’espulsione al triplice fischio di Lodi, reo di applaudire sarcasticamente l’arbitro.

SICULA LEONZIO-CATANIA 0-0 (0-0)

Sicula Leonzio (4-3-3): Narciso 7; De Rossi 7, Aquilanti 6.5, Camilleri 6.5, Squillace 6.5; D’Angelo 6.5, G. Esposito 6.5, Davì 6.5; Bollino 6 (74′ Gammone sv), Lescano  6 (67” Foggia 5.5), Arcidiacono 6 (74′ Russo sv). A disp.: Ciotti, Pollace, Giuliano, Granata, Monteleone, Cozza, Gammone, De Felice. All.: Diana 6.
Catania (4-3-3): Pisseri 6; Aya 6.5, Blondett 6.5, Bogdan 6.5, Marchese 6; Lodi 5.5, Biagianti 6 (71′ Rizzo sv), Mazzarani 5.5 (71′ Bucolo 6); Barišić 6 (81′ Brodić sv), Curiale 6 (83’Ripa sv), Manneh 6 (18′ Di Grazia). A disp.: Martínez, Tedeschi, M. Esposito, Semenzato, Porcino, Russotto. All.: C. Lucarelli 6.
Arbitro: Volpi di Arezzo.
Note – Ammoniti: Bollino, Camilleri, Narciso (S); Mazzarani, Bogdan (C). Espulso: Lodi al 94′ per proteste.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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