Serie C, Catania-Siracusa: i rossazzurri si svegliano dall’incubo, decide Curiale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Il Catania si sveglia dall’incubo che lo attanagliava e torna al successo in virtù dell’1-0 sul Siracusa. Decide il gol di Curiale e sono tre punti preziosi, se non per un realistico inseguimento al Lecce, quantomeno utile per respingere l’attacco del Trapani al secondo posto in classifica.

La 28/ giornata del campionato di Serie C regala uno dei tanti derby di Sicilia, ovvero quello tra Catania e Siracusa. Gli Etnei, che hanno osservato il turno di riposo la settimana scorsa, occupano la seconda posizione in classifica con 49 punti e sono reduci dalla brutta sconfitta patita a Monopoli; di contro, gli Aretusei sono quarti con 42 punti e provengono dalla vittoria interna per 3-0 proprio contro i Biancoverdi. Si tratta del diciannovesimo confronto ai piedi dell’Etna e il bilancio, dal 1946 a oggi, è ampiamente a favore dei rossazzurri, vittoriosi in tredici occasioni; solo uno il successo ospite (1-4), quella in C1 della stagione 1990-91. All’andata, al Nicola de Simone, si imposero di misura gli uomini di Lucarelli grazie alla rete di Andrea Mazzarani.

Lucarelli non può contare sugli acciaccati Fornito, Russotto, Caccavallo e Rossetti, oltre che sullo squalificato Esposito. 4-3-3, quindi, con Semenzato in difesa e Porcino nel trio davanti. Pisseri in porta protetto anche da Aya, Bogdan, Marchese. Chiavi del centrocampo affidate a Lodi, ai suoi fianchi Mazzarani e Biagianti.  In avanti, il trio composto da Barišić, Ripa e Porcino. Mister Bianco deve rinunciare a Scardina. Confermato il 4-2-3-1: in porta Tomei e davanti a lui Daffara e Liotti sugli esterni, Giordano e Altobelli al centro. In mezzo al campo capitan Spinelli con Palermo. Unica punta Bernardo con alle spalle Parisi, Catania e De Silvestro.

Ritmi alti fin dai primi istanti: ci provano i rossazzurri al 4′ con un colpo di testa di Aya sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da sinistra, ma l’incornata del difensore termina alta. La gara è vibrante: le due compagini combattono su ogni pallone a centrocampo senza tirare indietro la gamba, ma al momento nessuna delle due trova il varco giusto, complice anche un’alta percentuali di errori in fase di possesso palla. Poche, dunque, le occasioni da rete e i tiri in porta. Uno arriva al 22′: corner per gli etnei e colpo di testa di Ripa che finisce alto sopra la traversa. Con un Siracusa molto corto e concentrato a pressare alto, il Catania trova pochi spazi: un’azione interessante giunge poco prima della mezz’ora: Barišić si invola sulla destra, mette al centro e Lodi, in corsa, manda ancora una volta alto di testa. Gli uomini di Lucarelli provano ad affondare i colpi: manovra ragionata questa volta sul versante sinistro, cross di Porcino e Ripa spara alto di testa (in realtà un colpo tra il volto e la spalla) quella che, certamente, risulta essere l’occasione più interessante del primo tempo. I padroni di casa spingono decisi alla ricerca del vantaggio fino al termine della frazione e proprio allo scadere nasce la circostanza più ghiotta: tentativo da sinistra di Porcino, la sfera ballonzola in area e Tomei si supera sulla conclusione da distanza ravvicinata, ma centrale, di Ripa. A questo punto, il direttore di gara manda tutti all’intervallo sul punteggio di 0-0.

Il Catania inizia la ripresa con buon piglio, riversandosi in avanti con grinta e determinazione; il Siracusa difende ordinatamente usando, a volte, anche maniere rudi e al contempo efficaci. Al 53′ Mazzarani viene atterrato sulla trequarti; calcio di punizione battuto splendidamente da Lodi e Tomei in tuffo toglie il pallone dal sette. I rossazzurri insistono: Semenzato avanza palla al piede e scarica su Lodi, cambio gioco sulla destra per Barišić; pallone al centro e, dopo un liscio dello stesso Semenzato, Ripa impegna nuovamente Tomei, costretto a respingere coi piedi. Vari i tentativi, inoltre da lontano: prima Semenzato e, poi, il neo entrato Di Grazia non trovano lo specchio della porta. Gli Aretusei rispondono al 66′: tiro dalla distanza, deviazione pericolosa di Aya e Pisseri si rifugia provvidenzialmente in angolo. Al 70′ la gara si sblocca: Biagianti gira per Lodi, immediato lancio in profondità per Curiale e il centravanti insacca superando l’incolpevole Tomei; Catania-Siracusa 1-0. Dopo la consueta girandola di cambi, gli ospiti alzano il baricentro alla ricerca del pari; il Catania si chiude con efficacia e respinge gli assalti. Allo stesso tempo, l’attenzione si sposta sugli spalti per qualche accenno di tafferugli nel settore tra la curva e la gradinata. Gli anfitrioni non rinunciano, comunque, ad alleggerire la pressione: prima, con una rovesciata in area di Curiale; poi, con una discesa in contropiede sulla sinistra di Manneh, sprecata da un errore di Di Grazia. I minuti finali non regalano particolari emozioni e il direttore di gara sancisce la fine e il successo del Catania per 1-0.

CATANIA-SIRACUSA 1-0 (0-0)

Catania (4-3-3): Pisseri 6; Semenzato 5 (77′ Tedeschi sv), Aya 6.5, Bogdan 6.5, Marchese 6.5; Biagianti 7 (77′ Rizzo sv), Lodi 6, Mazzarani 6.5; Barišić 6 (59′ Manneh 6), Ripa 5 (67′ Curiale 7.5), Porcino 6.5 (58′ A. Di Grazia 6). A disp.: Martínez, Blondett, Bucolo, Brodić. All.: C. Lucarelli 6.5.
Siracusa (4-2-3-1): Tomei 7; Daffara 6, Altobelli 6, Giordano 6, Liotti 6; Palermo 5.5, Spinelli 6.5 (76′ Toscano sv); Parisi 5 (72′ Mangiacasale sv), Catania 5.5, De Silvestro 5.5 (65′ Calil 5); Bernardo 5.5 (71′ Mancino). A disp.: D’Alessandro, Punzi, Turati, Bruno, O. Di Grazia, Marotta, Mazzocchi, Grillo. All.: Bianco 6.
Arbitro: Schirru di Nichelino.
Marcatori: 70′ Curiale.
Note – Ammoniti: Biagianti (C); De Silvestro (S).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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