L’inseguimento nel segno dell’Italia ai mondiali di Apeldoorn. I due quartetti azzurri, maschile e femminile, hanno portato a casa due bronzi; venerdì invece il medagliare italiano si è impreziosito del metallo più pregiato: l’oro conquistato da Filippo Ganna nell’inseguimento individuale. Un risultato che permette alla rappresentativa italiana di migliorare quanto fatto a Hong Kong lo scorso anno.
Dopo aver concluso con il secondo tempo nelle qualifiche, Ganna ha superato in finale il portoghese Ivo Oliveira ritrovando quel titolo iridato che vinse già nel 2016 nell’edizione di Londra. Il terzo posto è andato al russo Alexander Evtushenko, mentre fuori dal podio il britannico Charlie Tanfield. Per l’atleta di Verbania si tratta della quinta medaglia iridata. Il suo palmares infatti parla chiaro: due ori e un argento nell’individuale e due bronzi nella prova a squadre.
L’australiano Cameron Mayer ha primeggiato nella gara a punti maschile dove Liam Bertazzo è terminato decimo, ben lontano dal podio. Amarezza azzurra nell’omnium femminile; Elisa Balsamo ha inseguito a lungo la medaglia arrivando all’ultimo appuntamento in seconda posizione. La corsa a punti però le è stata fatale e per un solo punto ha chiuso la sua prova al quarto posto: oro per l’olandese Kirsten Wild. La sprint femminile invece parla tedesco con il successo della campionessa olimpica Kristina Vogel.
