Ennesimo capolavoro del Napoli, Cagliari travolto alla Sardegna Arena: 5-0 per gli azzurri, Juve a -4

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Il Napoli surclassa il Cagliari alla Sardegna Arena per 5-0 con l’ennesima prestazione da sogno della sua stagione: decidono le reti di Callejón, Mertens, Hamšík, il rigore di Insigne e la punizione finale di Mário Rui. I partenopei allungano così momentaneamente sulla Juventus, pesante sconfitta per López e i suoi, riusciti a rimanere in gara solo nei primi 25′. 

Dopo l’amara eliminazione dall’Europa League, il Napoli può ora concentrarsi esclusivamente sul campionato, a partire già dall’insidiosa trasferta di stasera contro il Cagliari: l’obiettivo è vincere per allungare temporaneamente sulla Juventus, costretta a rinviare la propria gara con l’Atalanta per neve. I sardi lanciano a sorpresa Han in coppia con l’ex di turno Pavoletti, oltre a confermare Padoin in mezzo al centrocampo in sostituzione dell’infortunato Cigarini. Sarri si affida al suo classico 4-3-3, con il trio Callejón, Mertens e Insigne a guidare la squadra in avanti.

La voglia del Napoli di trovare un’importante vittoria è evidente sin dai primi minuti: la squadra di Sarri prova da subito a far girare il pallone con velocità e con i classici movimenti dei suoi giocatori offensivi, ma i padroni di casa restano in pressing costante sui portatori palla per poi ripartire con veloci contropiedi, con la gara che resta così a ritmi molto alti. Dopo due squilli di Callejón (bravo a inserirsi ma tiro troppo largo) e Insigne (con il destro che viene smorzato), la prima occasione rossoblù nasce proprio in ripartenza, con Pavoletti che non riesce a colpire al meglio di prima intenzione sul bel cross di Faragò. La partita è bella, senza un attimo di respiro e di occasioni ce ne sono tante, da una parte e dall’altra: su azione da calcio d’angolo, Mertens è fortunato a vincere il rimpallo, ma in allungo il belga calcia a lato a pochissimi passi da Cragno; per il Cagliari, invece, Reina anticipa in extremis Han lanciato a rete, con Pavoletti che tenta poi il pallonetto da fuori area, con il pallone che finisce alto di poco. Gli uomini di López giocano con velocità, anche con una certa dose di spregiudicatezza, ma al 28′ gli azzurri, dopo aver sofferto, colpiscono con estremo cinismo approfittando dei troppi spazi concessi dagli avversari: Allan strappa il pallone dai piedi di Padoin e si lancia sull’out di destra, per poi servire a rimorchio Callejón, bravo a incrociare di prima intenzione sul secondo palo, lasciando senza scampo Cragno. Un vantaggio che mina decisamente le certezze iniziali del Cagliari, ancora intenso ma molto meno preciso, e il Napoli ne può così approfittare per tornare a controllare il gioco, fino a trovare addirittura il raddoppio sul finire del primo tempo: Hysaj raccoglie il pallone respinto dalla difesa rossoblù sulla destra e mette un cross teso in mezzo all’area, dove Mertens si fa trovare pronto e con una zampata batte ancora il portiere di casa. E gli uomini di Sarri possono così chiudere i primi 45′ avanti con due, preziosissime reti.

Forte del doppio vantaggio, il Napoli che torna in campo nella ripresa resta alto di baricentro e frizzante come nel finale della prima parte di gara, con i partenopei che continuano scambiare con notevole rapidità, mentre i rossoblù, evidentemente sfiduciati, finiscono spesso per correre a vuoto, senza riuscire a costruire in maniera lucida un gioco preciso. Con il passare dei minuti, però, la notevole maturità dei ragazzi di Sarri emerge in maniera chiara, finendo per dominare completamente il possesso del pallone e il ritmo della gara. E, al 61′, arriva anche la terza rete: gran contropiede degli ospiti che nasce da un lancio di Koulibaly, Insigne punta l’avversario e serve a rimorchio Hamšík che, di prima intenzione, scarica una gran botta di sinistro, unendosi così alla festa azzurra. I padroni di casa subiscono così un nuovo colpo sul piano psicologico, anche se, pochi minuti dopo, arriva l’occasione per riaprire la gara: Lykogiannis fa partire un bel sinistro da punizione, ma Reina tocca quel tanto che basta per salvare la sua porta e mette in angolo. Ma è soltanto un’illusione per López e i suoi, perché al 72′ arriva persino il poker del Napoli: Insigne rientra e fa partire il destro, ma Castán devia in maniera evidente il pallone con il braccio, rimasto troppo alto. Dal dischetto va proprio il numero 14 azzurro, che calcia angolato e con forza, impedendo a Cragno di toccare il pallone e tornando così a segnare in Serie A dopo due mesi. E gli uomini di Sarri possono così proseguire il proprio assolo con grande serenità, sfiorando persino il quinto gol: prima ci prova Mário Rui, servito a rimorchio da Insigne, ma il suo sinistro si spegne a lato di poco; poi, sull’ennesimo contropiede, ancora Insigne imbecca Callejón, bravo ad anticipare Cragno con il tocco che, però, finisce fuori di un soffio. Il finale di gara resta a ritmi scialbi, con il risultato ormai compromesso, ma al 90′ arriva il momento di gloria anche per Mário Rui: l’ex Roma ed Empoli si incarica di battere la punizione da fuori area e fa partire una parabola perfetta che si spegne lì dove Cragno non può arrivare, firmando il 5-0. Senza nemmeno recupero, arriva il triplice fischio di Giacomelli: ennesima prestazione mostruosa di un Napoli che vola temporaneamente a più quattro dalla Juventus, pesante umiliazione per un Cagliari in partita solo nei primi 25′. 

CAGLIARI-NAPOLI  0-5  (0-2) 

Cagliari (3-5-2): Cragno 5.5; Romagna 5, Ceppitelli 5, Castán 4; Faragò 6, Barella 5.5 (77′ Deiola sv), Padoin (59′ Ioniță 5), João Pedro 5, Lykogiannis 5.5; Han (63′ Cossu), Pavoletti 5. A disp.: Crosta, Rafael; Andreolli, Miangue; Caligara, Dessena; Céter, Giannetti, Sau. All.: López 4
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6.5 (73′ Maggio 6), Albiol 6, Koulibaly 6.5, Mário Rui 7; Allan 7.5, Jorginho 6.5 (75′ Diawara), Hamšík 7; Callejón 7.5, Mertens 6.5 (64′ Zieliński), Insigne 8. A disp.: Rafael, Sepe, Tonelli, Milić, Rog, Machach, OunasAll.: Sarri 8.5
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Marcatori: 28′ Callejón, 42′ Mertens, 61′ Hamšík, 72′ Rig. Insigne, 90′ Mário Rui
Note-Ammoniti: Barella, Castán (C); Koulibaly (N)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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