Roma, Di Francesco: “Volevamo vincere, dobbiamo rimetterci in carreggiata”

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dal nostro inviato allo Stadio Olimpico di Roma.

Amareggiato per il pareggio impostogli dalla sua ex-squadra, il Sassuolo, Eusebio Di Francesco commenta nella sala stampa dell’Olimpico l’1-1 maturato tra la Roma e gli emiliani nell’ultima gara del 2017: “Abbiamo preso gol paradossalmente nella frazione che abbiamo giocato meglio: nel primo tempo infatti abbiamo fatto molta più fatica rispetto al primo dove eravamo in difficoltà  e abbiamo fatto tanti errori, potrebbe anche dipendere dalla mancanza di brillantezza, dobbiamo cercare di rimetterci in carreggiata; come ho già detto in passato, però, per competere con le grandissime squadre ci manca ancora qualcosina, in termini di determinazione in certi momenti della gara come oggi quando abbiamo mancato di fare il 2-0 contro una squadra in salute, che nella prima situazione dove ci ha messo in difficoltà ha trovato il gol del pari. Di quello che ci potrebbe servire in sede di mercato parlero nei momenti opportuni, ricordiamoci che questa squadra ha fatto bene, almeno fino all’eliminazione in Coppa Italia contro il Torino. Il pari di oggi da fastidio, avremmo dovuto vincere e non l’abbiamo fatto per colpe solo nostre anche perchè le decisioni arbitrali di oggi, pur se al limite, a mio avviso possono starci: dobbiamo lavorare tanto, per mettere anche i nostri attaccantti di tornare a fare gol”.

Sulla sostituzione di Schick al 3′ della ripresa: “Avrei potuto toglierlo nell’intervallo ma alcune situazioni erano a rischio: lui non era del tutto ok, De Rossi anche e Manolas l’ho dovuto sostituire. Fare due cambi subito è sempre rischioso e ho preferito aspettare, ma poi sui primi due palloni toccati da Schick nella ripresa ho visto che non era presente, e l’ho tolto, ma cambia poco per me tra fare la sostituzione al 45′ o al 48′. Lui purtroppo è un ragazzo giovane, nell’ultima settimana forse avrebbe dovuto leggere e prestare meno attenzione a quello che si è detto e scritto; dirlo è più facile che farlo, ma credo che la difficoltà in parte possa essere psicologica e non solamente fisica.”

In chiusura, sul VAR: “A me il VAR non piace, nel bene e nel male: l’errore esiste, con il VAR continua ad esistere ma dà più fastidio, inoltre a volte manca uniformità di giudizio nel valutare alcune situazioni.”

 

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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