Serie C, Sicula Leonzio-Juve Stabia: prevale la noia, ma c’è mistero sul rigore sprecato dai lentinesi

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania.

Impattano a reti bianche Sicula Leonzio e Juve Stabia al termine di una gara che rgala pochissime emozioni e i bianconeri escono tra le contestazioni, anche a causa del rigore sprecato nel primo tempo e sul quale incombe il mistero della decisione dell’arbitro di non farlo ripetere. Per i campani, certamente un punto prezioso che muove la classifica. Un aggiornamento a bocce ferme, però, è un atto dovuto: nel momento della battuta del rigore da parte di Bollino, Arcidiacono si trovava già abbondantemente all’interno dell’area di rigore, rendendo così irregolare la propria posizione. Il direttore di gara, però, avrebbe dovuto far ripetere la massima punizione.

La 9/a giornata del Girone C di Serie C può rappresentare un bivio importantissimo sia per la Sicula Leonzio che per la Juve Stabia: entrambe le compagini hanno impellente bisogno di punti per ridare slancio alla propria classifica; infatti, sia i banconeri che le Vespe sono reduci da due sconfitte di fila. I siciliani occupano la terzultima posizione con 5 punti in altrettante gare disputate, mentre i campani sono attualmente dodicesimi con 8 punti in 7 gare. Si gioca a Catania, grazie alla deroga concessa ai lentinesi di giocare al “Massimino” fino a quando l'”Angelino Nobile” non sarà adeguato (i problemi riguardano soprattutto l’impianto di illuminazione) alle normative vigenti. Sventata l’ipotesi iniziale di giocare a “porte chiuse”, saranno presenti solo gli abbonati del club bianconero.

Mister Rigoli (squalificato per due giornate) deve rinunciare agli acciaccati D’Amico, Tavares e Bonfiglio e passa dal solito 4-3-3 al 4-3-1-2 con Marano a supporto di Bollino e Arcidiacono. 3-5-2 invece per il duo tecnico della Juve Stabia Caserta-Ferrara: Lisi si siede in panchina e in avanti ci sarà la coppia Paponi-Simeri.

Parte forte la Leonzio e già al 3′ sfiora il vantaggio: errore in disimpegno di Redolfi che favorisce l’inserimento di Arcidiacono, ma il suo diagonale finisce di poco a lato. I ritmi sono intensi, ma non rapidissimi: i campani difendono in maniera agguerrita, pronti a ripartire in contropiede, e i bianconeri fanno fatica in questa fase a trovare spazi tra le maglie degli avversari. Al 10′ Squillace, in area ma in posizione defilata sulla sinistra, viene steso ed è calcio di rigore. Dal dischetto va Bollino che, anziché tirare, passa ad Arcidiacono: il numero 7 insacca. L’arbitro, però, interviene per l’ingresso in area anzitempo dello stesso Arcidiacono e, invece, di fare ripetere il rigore, decreta una punizione per le Vespe. Occasione sicuramente da rivedere alla moviola. La Leonzio non si abbatte nonostante la particolare avversità, che a dire il vero si è anche un po’ cercata, e stringe gli avversari nella propria metà campo; di contro, la Juve Stabia continua a fare la propria partita estremamente difensivista in attesa di un errore dei siciliani. Dopo la mezz’ora, le Vespe guadagnano metri e, forse, i locali, iniziano a risentire psicologicamente dell’occasione sprecata: il gioco, comunque, è spezzettato e le due compagini hanno difficoltà nell’imbastire delle vere e proprie trame di gioco. Fino ai minuti finali, sono gli uomini di Rigoli a insistere maggiormente alla ricerca del gol, ma in realtà la Juve Stabia non soffre più di tanto, anche per le imprecisioni in avanti dei lentinesi. Non succede altro degno di nota e il direttore di gara manda tutti nello spogliatoio sul punteggio di 0-0.

Sùbito un cambio tra le fila degli ospiti: esce Redolfi, entra Lisi e la Juve Stabia passa dal 3-5-2 al 4-3-3 per tentare il colpaccio. Sostituzione invece obbligata per la Leonzio a causa dell’infortunio di Davì, al suo posto Ferreira e trasformazione del modulo in 4-3-3. Al 57′ si concretizza una buona opportunità per le Vespe: uscita spericolata di Narciso e calcio di punizione; alla battuta va Viola che impegna in una respinta bassa il portiere bianconero. Anche la Leonzio ci prova, ma c’è sempre qualche errore a fermare i bianconeri: la più importante palla-gol quella costruita al 69′ grazie a una conclusione veemente di Arcidiacono respinta da Branduani. In generale, però, la gara non regala molte emozioni e le squadre quasi sembrano accontentarsi, ma manca un quarto d’ora. I minuti passano e le nostre sensazioni si concretizzano: anzi, sono i campani ad andare più vicini alla rete del clamoroso vantaggio: colpo di testa da distanza ravvicinata di Strefezza, parato in due tempi da Narciso. Non resta altro da segnalare e il direttore di gara decreta lo 0-0 finale.

SICULA LEONZIO-JUVE STABIA 0-0 (0-0)

Sicula Leonzio (4-3-1-2): Narciso 6; De Rossi 6, Aquilanti 6, Camilleri 6, Squillace 6; Esposito 6 (78’Cozza sv), Davì 6 (53′ Ferreira 5), Gammone 5.5; Marano 6 (68′ D’Angelo 6), Bollino 5.5, Arcidiacono 5.5 (78′ Russo sv). A disp.: Ciotti, La Cagnina, Pollace, Giuliano, Gianola, Monteleone, Granata, De Felice. All.: Cuomo 5.5.
Juve Stabia (3-5-2): Branduani 6; Morero 6, Redolfi 6 (46′ Lisi 5), Allievi 6; Dentice 6 (79′ Nava sv), Mastalli 6, Capece 6 (57′ Calò 5.5), Viola 6, Crialese 6; Paponi 5 (79’Berardi), Simeri 5.5 (63′ Strefezza 5.5). A disp.: Bacci, Gaye, Bachini, Matute, Canotto, Costantini, D’Auria. All.: Caserta – Ferrara 5.5.
Arbitro: Paterna di Teramo.
Note – Ammoniti: Arcidiacono, Camilleri (S); Viola (J).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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