ESCLUSIVA – Rugby League World Cup, Richard Lepori: “Da quel primo cap contro la Germania al sogno mondiale”

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Oldham, Greater Manchester, è una cittadina di meno di 100 mila anime.
12 chilometri da Manchester e protagonista di un grande sviluppo industriale nel settore della manifattura tessile nel XIX secolo, è la città nel cui distretto elettorale venne eletto Winston Churchill e ha nel calcio e nel rugby league gli sport più tradizionalmente radicati.

A Oldhamserie cadetta inglese – gioca Richard Lepori, estremo classe 1991, distintosi negli anni con le maglie anche di Whitehaven e Atherton Roosters (Queensland, Australia), oltre ai Sedgley Tigers nel rugby a XV.
Giocatore versatile – può giocare anche all’ala – oltre che di esperienza a buoni livelli in campionato e coppa, è per metà sardo ed è in stretto contatto col ramo paterno della sua famiglia a Pirri (Cagliari). Non un brutto posto in cui passare le vacanze e un legame, quello con l’Italia, cementato negli anni con la maglia della Nazionale.

Inserito dal ct Cameron Ciraldo e dagli assistenti Anthony Minichiello e Kelly Rolleston nella lista preliminare per la Rugby League World Cup 2017, lo abbiamo intervistato per parlare di rugby league, Sardegna e Italia.

Ciao Richard. Fai parte dei pre-convocati per il Mondiale. Cosa si prova? 
Sì, sono molto contento, carico e orgoglioso di essere stato inserito nella lista. Ho giocato le partite di qualificazione un anno fa e sono stato benissimo con gli altri ragazzi della nazionale. Abbiamo tanta qualità in rosa e sono sicuro l’Italia farà un gran torneo. 

Sei ormai un veterano della Nazionale. Mi racconti qualcosa sul tuo esordio? 
È vero, ho giocato tante partite internazionali per l’Italia. La prima convocazione (e quindi l’esordio) arrivò ai primi tempi in cui giocavo in prima squadra, dopo le giovanili col club. Fu molto coinvolgente e andammo in trasferta in Germania. La squadra era composta in gran parte da giocatori prodotti dal league italiano. Arrivarono una bella vittoria e una gran serata coi ragazzi. 

Le tue origini sono sarde. Ti senti ancora coi tuoi parenti? 
Sfortunatamente i miei genitori divorziarono quando avevo 8 anni, per cui per diverso tempo ho perso un po’ i contatti con le mie radici italiane. In ogni caso sono sempre stato fiero di essere italiano e recentemente sono stato in Sardegna a far visita a mia nonna Rosa e al resto della famiglia, per ritrovarsi tutti assieme. È stato molto importante per me. 

Ti hanno insegnato qualcosa in sardo, anche? 
No, non lo so parlare! Tra l’altro i miei nonni si trasferirono in Sardegna dopo la guerra, provenivano dal Lazio e dalla zona di Bologna. 

Foto Twitter @bbccumbriasport

Tornando al rugby league, non è stato un anno molto positivo per gli Oldham Roughyeds. Cosa è successo? 
Purtroppo è così, è stata un’annata negativa per il club. Non ci saremmo dovuti trovare, per quelle che erano le premesse, in quella posizione di classifica (penultimo posto in Championship, ndr) ma ci siamo trovati ad avere la rosa corta per via dei tantissimi infortuni. Non vorrei esagerare, ma a un certo punto avevamo qualcosa come 9 titolari fuori per problemi fisici. Io stesso ho saltato 10 settimane di partite in campionato. Per fortuna ho avuto un recupero abbastanza veloce, ho chiuso la stagione in crescendo e ora sono di nuovo al top fisicamente. Ma alla, nonostante le attenuanti, la classifica non mente mai.

Ti vedi solo come estremo, o puoi giocare anche in altri ruoli? 
Solitamente gioco estremo (fullback) con Oldham, ma gioco anche ala. Ho giocato ala sia a sinitra che a destra quest’anno e solitamente in Nazionale gioco proprio in questo ruolo. Quindi diciamo che sono estremo/ala. 

Qual è la cosa più bella di giocare con l’Italia?
La cosa più emozionante è rappresentare la parte italiana della mia famiglia, le mie radici. Come detto, sono davvero orgoglioso di essere italiano. Insieme all’aspetto familiare, mi piace molto viaggiare e con la Nazionale sono stato in posti fantastici: Russia, Germania, Serbia, Ucraina e altri. 

Dove potete arrivare ai Mondiali?
Secondo me possiamo essere una delle sorprese. La squadra è molto valida, così come il suo coaching staff. Sono sicuro che l’Italia darà qualche gioia ai tifosi. 

N.B.: per facilitare la diffusione internazionale del contenuto, pubblichiamo di seguito il testo in inglese dell’intervista.

Ciao Richard, your name has been included in Cameron Ciraldo squad for the World Cup. How do you feel?
Yeah I’m really excited and proud to be in the squad. I enjoyed qualifying for the tournament with the boys this time last year. I know there’s a lot of quality in the squad and I’m sure we are going to have a good campaign.

You have played lots of Int football for Italy. Can you tell me something about your very first cap?
The first cap came during my first year playing first team rugby so I was really excited – We went to Germany. The team was mostly made of homegrown Italian players and we had a good win and a good night with the lads.

You have your Italian heritage in Sardinia. Are in touch with your Sardinian roots?
Unfortunately, my parents divorced when I was about 8 so I lost a little bit of my connection with my Italian roots for a few years. However I’ve always been very proud of being Italian and I have recently been to Sardinia to visit my nonna and family there to catch up. It was really special for me.

Don’t tell me they’ve never taught you anything in their dialect…
No I don’t know the dialect – My grandparents moved there form Bologna and Lazio after the war so I don’t even know if they are know it as they know it all!

Back on rl, this season has not been very good for your club, Oldham. What has happened?
Yeah it’s been a bad year for the club – we shouldn’t be anywhere near that position but we carried a small squad and had some serious injuries to a lot of us – at one point I think we had 9 first team regulars out. I missed 10 weeks in the season too which was tough but luckily I finished the season and I’m back fully fit. But at the end of the day I guess the table doesn’t lie.

Do you see yourself as a fullback only or you can play other positions, too?
I play predominantly at full back for my club but I also play on the wing, I have played both wing spots a few times this year and I play on the wing when I play for Italy. So full back or winger.

What is the best thing in playing for Italy?
Best thing is representing my Italian family and roots, as I say I’m really proud of being Italian. As well as that I love to travel and I’ve been to some great places playing for Italy – Russia, Germany, Serbia, Ukraine to name a few.

How far can the team go at the RLWC?
I think we could surprise a few people, we have a strong squad with a lot of experience and a good coaching team. So I think Italian fans are going to be happy.


USA vs Fiji Oct 28 Townsville QLD (6:30PM local time)
USA vs Italy Nov 5 Townsville QLD (6:30PM local time)
USA vs PNG Nov 12 Port Moresby PNG (3:30PM local time)

Foto © Red Elephant / Cultural Pulse
Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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