Un’impresa senza precedenti. La Ventotene-Gaeta a nuoto per l’Europa e lo sport

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I record, le imprese sportive, il voler essere i primi a compiere qualcosa che nessuno prima aveva mai pensato di fare si compiono per una sfida con sé stessi, per guardarsi dentro e mirare a un limite, cercando di superarlo.

Non si cercano lodi, l’obiettivo non è quello di passare alla storia ma è la corsa con e contro la propria mente e il proprio corpo. Perché l’impresa si compie quando si va oltre le forze e le paure che attanagliano chiunque, atleti compresi.

Una traversata a nuoto storica, quella tra l’isola di Ventotene e la città di Gaeta, un percorso di circa 26 miglia nautiche. Uno sforzo compiuto da 15 atleti della Serapo Sport Master di Gaeta, per portare con sé il manifesto dello sport, che racchiude i principi fondamentali di ogni atleta o sportivo. Con l’alto patrocinio della Comunità Europea, in relazione al Manifesto di Ventotene (scritto negli anni ’40 sull’isola pontina) cui la stessa Europa prende spunto per la sua creazione, politica e territoriale.

Copyright Enrico Duratorre

Si erano stimate circa 16 ore di nuoto, ne sono bastate poco meno di 14. La partenza avvenuta da Ventotene alle 23:05 con il capitano e allenatore Antonio Pasciuto (nella foto) ad aprire le danze, una bracciata dietro l’altra, nel profondo e scuro mare della notte, per poi dare il cambio, in una staffetta infinita, ai propri “ragazzi”.

 

 

Bracciate per l’Europa – Nuoto – Copyright Enrico Duratorre

Testimone (simboleggiato da un tocco sulla spalla del proprio compagno) passato, per le prime ore, ogni 30 minuti circa. Fino alle primissime ore del giorno. Poi, dalle 5 del mattino in poi, ogni 15 minuti. Mare tutto sommato amico, almeno per la maggior parte della traversata. A metà mattinata una corrente contraria e qualche onda di troppo hanno messo a dura prova gli atleti, quando la meta era visibile da lontano, sembrava lì a un passo, ma la velocità non era più quella di prima. In quei momenti tutta “La Squadra” si è unita, con incoraggiamenti e vicinanza al proprio compagno impegnato nelle acque del Tirreno.

Dieci uomini e cinque donne, arrivati a questa impresa dopo mesi di allenamenti durissimi. Già protagonisti ai campionati Europei e Mondiali di nuoto Master.

Bracciate per l’Europa – Nuoto – Copyright Enrico Duratorre

Ma in vasca o sotto costa. Nuotare in una mare profondo e senza riferimenti porta con sé, invece, difficoltà fisiche ma anche psicologiche che non hanno niente a che fare con l’attività agonistica regolare. Senza tener conto delle nausee che si provano una volta risaliti in barca, nel mare agitato, in attesa di riscendere in acqua per il proprio contributo.

Siamo stati protagonisti di una splendida avventura, sportiva e umana al tempo stesso. Con alcune sfaccettature da vero e proprio romanzo. Tra i timori giustificati di prima della partenza all’inconfondibile suono delle bracciate nel silenzio della notte, tra il voler riposare e il non riuscire a farlo per essere di supporto morale al proprio compagno, tra il vedere sorgere e poi tramontare la Luna all’aurora e le scorgere del sole far capolino, tra il freddo e l’umidità delle prime ore al caldo opprimente delle ultime.

Al séguito della traversata la barca pilota “Alcatraz” e quelle di supporto “Sant’Elena” e “Fra’ Diavolo”.

Poi, scortati dalla Guardia di Finanza, l’arrivo a Gaeta poco prima delle 13 del 15 luglio. Tra gli applausi della folla in attesa. Nel tardo pomeriggio la premiazione e la firma del Manifesto dello Sport da parte del Vice-Sindaco di Gaeta, dopo quella del primo cittadino di Ventotene, apposta prima della partenza. E la presenza di Daniele Masala, pluricampione olimpico di pentathlon moderno, a testimoniare l’impresa sportiva in sé e il messaggio del Manifesto dello Sport.

E per il prossimo anno l’asticella punterà ad alzarsi ulteriormente. Intanto i nuotatori, al momento, si possono godere il meritato riposo.

Ecco i nomi dei 15 atleti, autori della traversata: Antonio Pasciuto, Laura Iudicone, Marida Di Macco, Silvio Monco, Giorgio Marinaccio, Alessia Vaudo, Salvatore Colozzo, Francesco Pasciuto, Federico Di Florio, Iolanda Monco, Donato Basile, Enzo Cimino, Antonietta Dragonetti, Marco Dies, Cosmo Cavicchio.

Vito Coppola
Vito Coppola
Telecronista e opinionista radio/TV, già a SportItalia e addetto stampa di diverse società. Non si vive di solo calcio: ciò che fa cultura è la fame di sapere, a saziarla il dinamismo del corpo e del verbo.

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