Confederations Cup 2017: il Camerun

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Dopo aver alzato al cielo la Coppa d’Africa lo scorso gennaio, i Leoni Indomabili si apprestano a disputare la loro terza edizione della Confederations Cup. L’esordio risale al 2001, ma fu una delusione: fuori ai gironi dopo le sconfitte contro Brasile e Giappone (solo per la gloria la vittoria contro il Canada nella terza gara del raggruppamento). Gloriosa e mesta allo stesso tempo la seconda partecipazione, nel 2003: uno storico secondo posto (il Camerun si arrese soltanto al golden gol di Henry), con tanto di sgambetto al Brasile nel girone, unito al dramma della morte di Marc-Vivien Foé, accasciatosi al suolo per arresto cardiaco durante la semifinale vinta contro la Colombia. Ora ci riprovano in Russia, ma il Girone B è tutt’altro che abbordabile: a parte l’Australia, infatti, Cile e Germania sembrano avere una marcia in più.

DIFESA

Brutto colpo per i ragazzi di Hugo Broos, che a una settimana dal via del torneo perdono il terzino sinistro Ambroise Oyongo, che si è rotto il crociato nell’amichevole contro la Colombia. La retroguardia, però, è ben rodata e ha i numeri per metabolizzare questa pesante assenza. Fra i pali, il cittì belga punterà ancora sull’esperienza di Ondoa (nonostante i 21 anni di età, vanta già 28 presenze in Nazionale), per il resto, fiducia cieca nella coppia di centrali composta da Ngadeu Ngadjui e Teikeu, due marcantoni di un metro e novanta, dotati anche di una discreta tecnica con i piedi. Maggiori problemi sulle fasce, perché il titolare a destra, Collins Fai dello Standard Liegi, potrebbe essere adattato a sinistra in sostituzione di Oyongo, con l’inserimento di Mabouka sull’out di destra.

CENTROCAMPO

Se sarà 4-4-2, il modulo sul quale il Camerun ha costruito le proprie fortune nell’ultima Coppa d’Africa, in quattro si giocheranno le due maglie di centrali, con Siani praticamente certo del posto e Djoum e Anguissa in ballottaggio per l’altra maglia (più defilato, al momento, l’esperto Mandjeck). Sulle ali, invece, la tecnica di capitan Moukandjo a sinistra e la rapidità del giovane Christian Bassogog a destra, eletto a pieni voti come il miglior calciatore della Coppa d’Africa 2017.

ATTACCO

Il peso offensivo dei Leoni Indomabili è tutto (o quasi) sulle spalle di Vincent Aboubakar, centravanti del Beşiktaş e capocannoniere della rosa con 15 gol. Assieme a lui potrebbe giocare uno tra Zoua e Tambe, ma occhio alla duttilità di Moukandjo, che nasce come punta centrale e potrebbe essere impiegato anche come spalla di Aboubakar. In quel caso, sull’ala sinistra potrebbe toccare a Toko Ekambi. In ogni caso, sarà un reparto come da tradizione piuttosto fisico e veloce.

IL COMMISSARIO TECNICO

Il belga Hugo Broos (classe 1952), ex difensore di Anderlecht e Diavoli Rossi tra gli anni ’70 e ’80, è dal 2016 alla guida del Camerun, la prima esperienza per lui da allenatore di una Nazionale. In precedenza, si è seduto sulla panchina di diverse squadre belghe, soprattutto Anderlecht e Club Brugge, con le quali ha vinto tre campionati, due Coppe del Belgio e quattro Supercoppe. Dopo alcune esperienze in Grecia, Turchia (ha guidato il Trabzonspor) e negli Emirati Arabi Uniti, dal 2016 ha deciso di esportare le sue conoscenze calcistiche nel Continente Nero. E i fatti gli hanno dato ragione, perché il trionfo dei Leoni Indomabili in Gabon lo scorso gennaio porta sicuramente il suo marchio.

LA STELLA

Sebbene Moukandjo e Bassogog meritassero quantomeno una menzione fra le stelle della rosa, l’astro più luminoso del firmamento camerunese è senz’altro Vincent Aboubakar. L’attaccante ex Porto, ora al Beşiktaş, ha dimostrato di poter dare una marcia in più alla squadra in termini di tecnica, esperienza e presenza sotto porta. Forte fisicamente, può fare reparto da solo e dare fastidio ai difensori avversari già in fase di impostazione. In Gabon fu un po’ messo da parte da Broos, ma il gol decisivo nella finale contro l’Egitto e quello di qualche giorno fa contro il Marocco nelle Qualificazioni ai prossimi Mondiali dimostrano come questa squadra non possa fare a meno di lui.

LA FORMAZIONE TIPO

4-4-2: Ondoa; Mabouka, Ngadeu, Teikeu, Fai; Bassogog, Djoum, Siani, Moukandjo; Aboubakar, Zoua.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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