Confederations Cup 2017: il Messico

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La nazionale messicana vanta sette apparizioni nella Confederations Cup, record detenuto insieme al Brasile, con una sola vittoria nel 1999. La formazione centroamericana si è qualificata grazie al successo della Gold Cup 2015 contro gli Stati Uniti (3-2 ai supplementari) e nel gruppo A può dire la sua provando a centrare il passaggio del turno contro Portogallo e Russia.

DIFESA

Il reparto arretrato, non giovanissimo, conta ancora molto sull’esperienza di Rafael Márquez, 38enne con una piccola esperienza in Italia nell’Hellas Verona. Layún e Moreno sono i difensori con il tasso tecnico maggiore e il loro militare rispettivamente nel Porto e PSV li aiuta sotto molto aspetti. Tra i pali Ochoa dà molta sicurezza a tutto il blocco difensivo.

CENTROCAMPO

Anche per il centrocampo, l’età media dei titolari risulta essere piuttosto alta con alcuni giovani che militano nel campionato locale che provano a scalfire le certezze del C.T. Osorio. Con Guardado ed Herrera sugli scudi, il fulcro del gioco passa dai loro piedi non dimenticandoci di Fabián e Jonathan dos Santos.

ATTACCO

La vera forza dei messicani è sempre stato il reparto offensivo e anche in questa Confederations Cup l’attacco è il punto di forza della formazione messicana. Tutti piuttosto piccoli e dotati di grande velocità e tecnica, fanno del movimento senza palla il loro credo non dando punti di riferimento ai difensori avversari e il cinismo sotto porta è frutto dell’esperienza maturata nei campionati europei.

IL COMMISSARIO TECNICO

Juan Carlos Osorio, di nazionalità colombiana, è alla prima esperienza su una panchina di una nazionale dopo aver allenato squadre sudamericane come San Paolo, Once Caldas e New York Red Bulls.

LA STELLA

Il giocatore più rappresentativo è Javier Hernández, anche conosciuto come Chicharito. L’attaccante messicano milita nel Bayer Leverkusen dopo aver avuto un passato nel Manchester United e Real Madrid. In nazionale vanta 91 presenze e 47 gol.

LA FORMAZIONE TIPO

4-4-2: Ochoa; Layún, Moreno, Araujo, Salcedo; Molina, Reyes, Herrera, Guardado; Hernández, Jiménez.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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