Europei Under 21: la Polonia

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Continua il nostro viaggio alla scoperta delle squadre che saranno protagoniste nel prossimo Europeo Under 21 che si svolgerà in Polonia: la prima squadra che passiamo ai raggi X è proprio quella dei padroni di casa, inserita nel Girone A con la Svezia, l’Inghilterra e la Slovacchia.

PERCORSO DI QUALIFICAZIONE – La Polonia, in quanto nazione ospitante, è arrivata agli Europei di diritto, dunque non ha dovuto affrontare alcun percorso di qualificazione. La sesta partecipazione polacca alla manifestazione, peraltro, spezza un digiuno che ormai durava dal 1994: erano ben ventitré anni che i biancorossi non partecipavano alla competizione Under 21 per eccellenza (il che la dice lunga sulle difficoltà avute dal movimento calcistico giovanile del paese nell’ultimo ventennio).

L’ALLENATORE – Sul semisconosciuto Marcin Dorna non si trovano troppe informazioni nemmeno in polacco, in quanto sul tecnico della nazionale ospitante non c’è tantissimo da dire: trentasettenne che da quasi dieci anni lavora in seno alla federazione polacca, Dorna è in particolare il CT dell’Under 21 dal 2013 anche se, dal 2008 a oggi, si è seduto su quasi tutte le panchine delle selezioni giovanili del suo paese, gestendo anche quella dell’Under 20 in parallelo all’Under 21 nel biennio 2014-2015. Sotto la sua gestione, la Polonia Under 21 ha perso otto partite su ventisette totali (di cui quattro nel solo 2013) e ha avuto un 2016 da sogno, in cui non ha mai conosciuto sconfitta. Le due amichevoli giocate in questo 2017, però, hanno fatto registrare altrettante sconfitte e quindi, quest’anno, i polacchi non hanno ancora vinto una partita.
Sostenitore convintissimo della difesa a quattro, Dorna è un tecnico che fa di necessità virtù e lavora sostanzialmente sul 4-4-2 e i suoi derivati, in quanto sono i moduli che gli consentono di nascondere, per quanto possibile, eventuali disparità di talento nella sua rosa garantendo però allo stesso tempo una certa quadratura difensiva.

LE STELLE DELLA SQUADRA – Purtroppo per i polacchi, questa generazione di Under 21 – per quanto probabilmente la migliore del decennio, almeno per ora – non ha prodotto molto talento e, anzi, quei rari picchi sono già stati ampiamente precettati per la nazionale maggiore (un esempio su tutti: Piotr Zieliński che, in quanto nato nel 1994, avrebbe potuto essere convocato ma che il Napoli non ha concesso). Qualcosa dalla squadra “dei grandi” resta tuttavia in mano a Dorna e il CT potrà contare su almeno un paio di giocatori più esperti e tecnicamente più maturi: si tratta di Bartosz Kapustka, rapidissimo esterno del Leicester che, nonostante sia già esperto è nato nel dicembre del ’96, e ovviamente la nostra vecchia conoscenza Karol Linetty. Meritano senz’altro una menzione i due giocatori più di lungo corso di questo gruppo: il capitano Tomasz Kędziora, di mestiere difensore, e  Mariusz Stępiński, di professione attaccante e capocannoniere del gruppo. Infine potrebbe (potrebbe?) rivelarsi un fattore anche Bartłomiej Drągowski; un paio d’anni fa il portiere della Fiorentina era considerato uno dei migliori prodotti della scuola polacca, tant’è che aveva esordito appena 17enne in Under 21. Poi, però, Dorna – che lo aveva voluto e fatto esordire – ha iniziato a preferirgli Jakub Wrabel, che dovrebbe partire titolare (anche se un leggero dubbio permane).

MODULO E TATTICA – Come preannunciato poco fa, Dorna predilige mettere in campo squadre che si poggino saldamente su una linea a quattro di difesa compatta e possibilmente rocciosa. Questo ciclo di Under 21 in particolare è stato impostato su un 4-2-3-1 che in fase difensiva passa agilmente a essere un 4-4-1-1 piuttosto abbottonato. In mezzo dovrebbe fungere da direttore d’orchestra Patryk Lipski (stranamente svincolato, chissà che non trovi squadra grazie a Euro 2017), il quale può giocare sia da interno di centrocampo, sia da trequartista. Linetty dovrebbe andare a costituire l’atro riferimento in mezzo al campo così come dovrebbe essere Kapustka l’elemento che garantisce il cambio di passo in fascia. Dalla Polonia sarà lecito attendersi battaglia, sempre e comunque, e una ricerca quasi spasmodica della ripartenza e del suggerimento in verticale, nello spazio.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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