Un Melfi mai domo si arrende al Foggia, 3-1 il finale

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Bellissima gara, soprattutto nella ripresa, quella tra Melfi e Foggia per la 18/a giornata del Girone C di Lega Pro. Finisce 3-1 per i pugliesi in virtù della sfortunata autorete di Francesco Bruno e dei gol di Sarno, a pochi minuti dal termine, e di Sicurella nel recupero. A nulla vale, il momentaneo pareggio, raggiunto in inferiorità numerica per l’espulsione di Obeng, di Ciro Foggia (giunto al settimo centro stagionale). Poi, De Vena spreca un rigore, calciandolo sul palo. Torna al successo, quindi, il Foggia di Stroppa che sale a quota 34 punti.

Avvio di gara dai ritmi non certo sostenuti: i padroni di casa non soffrono complessi di inferiorità e spingono con più decisione degli avversari, che si limitano a controllare e ad attendere seppure con qualche difficoltà. Il Melfi appare più determinato e lo dimostra con le conclusioni di Obeng e, soprattutto, con quella di Cittadino stoppata e respinta da Loiacono. Intorno alla mezz’ora, però, i ruoli si capovolgono e il Foggia inizia a mantenere con più costanza il pallino del gioco e a costringere il lucani nella propria metà campo: al 28′ Sarno, infatti, mette i brividi a Gragnaniello con un tiro che si spegne di poco a lato. I gialloverdi, comunque, si difendono con ordine e non soffrono particolari patemi d’animo: le occasioni da rete latitano e l’arbitro manda tutti nello spogliatoio sul punteggio di 0-0.

Parte forte il Melfi con De Vena e Foggia a mettere da soli in ansia la retroguardia pugliese, ma i veri pericoli giungono dalla parte opposta a causa di un pallone perso da Libutti in mezzo al campo. Sugli sviluppi dell’azione, è Gragnaniello a salvare i suoi con due interventi miracolosi su Chiricò. I lucani, però, non si fanno intimorire e, grazie a pregevoli azioni manovrate, rispondono colpo su colpo: al 57′ è ancora Loiacono a intercettare la conclusione di Cittadino. Pochi minuti dopo, gli anfitrioni restano in dieci per l’espulsione di Obeng per doppia ammonizione e al 62′Satanelli trovano il gol del vantaggio: Sainz-Maza sfonda sulla sinistra e sul suo traversone Bruno devia nella propria rete: Melfi-Foggia 0-1. I gialloverdi non si arrendono e agguantano il pari al 72′: Ciro Foggia arpiona un traversone col destro e insacca col sinistro; Melfi-Foggia 1-1. A questo punto, la gara si infiamma: al 77′ il Foggia va vicino al colpaccio: cross col contagiri di Sarno per Padovan che, da posizione favorevolissima, conclude clamorosamente fuori. Anche il Melfi, però, spreca malamente: Martinelli atterra in area De Vena e lo stesso attaccante, dal dischetto, colpisce il palo. A pochi minuti dal termine, gli uomi di Stroppa ammutoliscono l’Arturo Valerio con un’azione spettacolare: Rubin pesca Agnelli in area, triangolo con Riverola che di prima imbecca Sarno sul secondo palo; colpo di testa e palla in fondo al sacco. Generosamente e con grande cuore, i padroni di casa si buttano alla ricerca del pari, ma subiscono la terza rete a opera di Sicurella e l’arbitro sancisce la fine dell’incontro e il successo del Foggia per 3-1.

MELFI-FOGGIA 1-3 (0-0)

Melfi (4-3-1-2): Gragnaniello 6.5; Libutti 6, Grea 7, Laezza 6.5, Bruno 5.5; Lodesani 6.5 (90′ Casiello sv), Vicente 6.5, Obeng 5; Cittadino 6 (69′ Demontis 6); Foggia 7 (78′ Paterni sv), De Vena 5.5. A disp.: Viola, Sciretta, Nicolao, Lanzaro, Ferraro, Mangiacasale. All.: Bitetto 6.5.
Foggia (4-3-3): Guarna 6; Ângelo 5, Martinelli 5.5, Loiacono 7, Rubin 6; Agnelli 6.5, Vacca 6, Riverola 6.5 (90’+1 Sicurella 6); Chiricò 6 (59′ Padovan 5), Sarno 6.5, Sainz-Maza 5.5. A disp.: Sánchez, Tucci, Empereur, Dinielli, Quinto, Coletti, Sansone. All.: Stroppa 6.
Arbitro: Prontera di Bologna.
Marcatori: 62′ aut. Bruno (M), 72′ Foggia (M), 88′ Sarno (F), 90’+6 Sicurella (F).
Note – Ammoniti: Obeng, Bruno, Grea (M); Rubin, Martinelli (F). Espulso: Obeng (M) al 61′ per gioco falloso.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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