L’Argentina entra nella storia del tennis mondiale. La nazionale sudamericana quasi spacciata riesce a ribaltare in maniera clamorosa la sfida con la Croazia e vince la sua prima Coppa Davis della storia dopo ben cinque finali perse.
L’Arena di Zagabria si tinge di biancoceleste. Un’ondata di tifosi, capitanata dal sempre presente Diego Armando Maradona, hanno sfidato il lungo viaggio per accompagnare del Potro e compagni verso il loro ingresso nella storia. Un appuntamento contornato di epicità con un del Potro identificato come il principale artefice della favola argentina. Il suo incontro odierno è da catalogare negli annali, una dinamica quasi cinematografica. L’argentino ha trascorso due ore da spettatore contro Cilic cedendo i primi due set. Verso la fine del terzo la svolta: del Potro strappa il servizio all’avversario ed evita il tie-break rimandando al quarto set. Cilic pian piano perde il dominio e concede tre palle set sul proprio servizio sul 5-4: le prime due vengono annullate ma sulla terza il croato non può nulla.
Tutto resettato, l’incontro va al quinto con Cilic che si prende subito un break di vantaggio, ma sarà solo una mera illusione perché del Potro si rivela più lucido tra i due e conquista la maratona di quasi cinque ore. Qualche minuto di pausa e poi ancora in campo, di fronte Delbonis e Karlovic che si ritrovano a giocare il punto decisivo in un’atmosfera caldissima e con i due protagonisti che fino a qualche ora prima era quasi sicuri di non dover giocare. Stavolta però non c’è a stessa magia del match precedente, ma del resto era difficile aspettarsela. Delbonis è regolare, non commette sbavature e l’insalatiera finisce per prendere la direzione dell’Argentina.
del Potro – Cilic 6-7, 2-6, 7-5, 6-4, 6-3
Delbonis – Karlovic 6-3, 6-4, 6-2
