Andy Murray batte Novak Djokovic alle ATP Finals e conlcude l’anno da numero uno del mondo; il 6-3 6-4 finale premia l’inglese che alza per la prima volta in carriera il titolo di “Maestro” ed è il primo britannico in vetta alla classifica mondiale, mentre il serbo dovrà ricaricare le pile in vista della prossima stagione.
L’inizio di partita è dominato dalla tensione vista l’alta posta in palio e i primi giochi scorrono senza sussulti. Djokovic risponde male e commette troppi errori nonstante al servizio le percentuali sono molte elevate, mentre Murray ingrana piano piano in battuta ed è più fluido. I due giocatori mantengono il servizio fino al 3-2 quando Djokovic è costretto a salvare le prime due palle break dell’incontro in un game durato più di 9 minuti. Nell’ottavo gioco però un errore di rovescio del serbo regala la terza palla break a Murray che ne approfitta per andare a servire per il set: quattro errrori in manovra di Djokovic e 6-3 Murray.
L’inizio del secondo parziale è ancora da incubo per Nole: Murray alla quarta palla break nel primo gioco strappa il servizio al serbo e vola con un parziale di cinque giochi consecutivi, fino al 2-1 in suo favore. La partita d’ora in avanti si gioca sui turni di battuta dello scozzese che riesce sempre a tenere Djokovic a debita ditanza. Il serbo commette una serie incredibili di errori e a livello psicologico non entra mai in partita: Murray ringrazia convertendo un altro break che però cede nel game successivo. All’improvviso Nole sembra poter avere una reazione, ma lo scozzese spegne ogni velleità sul nascere: 6-4 e anche il secondo set è in favore di Murray che può alzare il trofeo per la prima volta in carriera, tra gli applausi del pubblico londinese per il beniamino di casa.
