Olimpiadi 2024, sembra tramontare la candidatura di Roma

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Secondo l’ANSA, da notizie provenienti dall’Italia Team, sarebbero state inviate due lettere, una dai medagliati azzurri a Rio e una personale di Niccolò Campriani, tre volte campione olimpico, alla sindaca Raggi per convincere il Campidoglio a sostenere la candidatura di Roma 2024.

Queste alcune frasi tratte dalla lettera dei medagliati dell’Italia Team di Rio 2016: Cara Sindaca, chi come noi ha avuto la possibilità di vivere quelli di Rio e di conquistare una medaglia facendo salire sul podio il nome dell’Italia è convinto che riportare i Giochi nel nostro Paese e nella nostra Capitale darebbe alle nuove generazioni il necessario ottimismo per credere in un futuro migliore. Lei può dare un impulso decisivo ai nostri sogni e una motivazione di entusiasmo per tutto lo sport italiano. Le chiediamo di non far mancare il suo sostegno alla candidatura di Roma.
Cara Raggi, dia impulso ai nostri sogni e sostenga la candidatura di Roma 2024: gareggiamo insieme per conquistare una speranza. Roma è la nostra Capitale e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori.
Saremo felici di poter gareggiare ora, insieme, per conquistare un sogno, una speranza: Roma 2024″.

Questo invece uno dei passaggi della lettera che il tre volte campione olimpico Niccolò Campriani ha scritto a Virginia Raggi sostenendo le ragioni della candidatura di Roma: “L’eclatante risultato della Gran Bretagna nel medagliere di Rio è solo uno degli effetti collaterali di questa trasformazione culturale il cui valore non si misura nel numero di ori ma nell’impatto tangibile sul welfare di una società più dinamica”.

Queste lettere arrivano a pochissime ore dalle dichiarazioni di Nettuno di Alessandro Di Battista che hanno di fatto affossato le residue speranze di vedere Roma candidata ai Giochi del 2024 (“I palazzinari vogliono mettere le mani sui Giochi, vogliono che i Giochi siano un’altra mangiatoia. Caltagirone si sente padrone di Roma con Malagò e Montezemolo. E noi dovremmo far fare loro le Olimpiadi? A Montezemolo che organizzò i Mondiali di Italia ’90, la cui ultima rata abbiamo pagato quest’anno?”). La Raggi dopo il ritorno di Pancalli da Rio quasi sicuramente dirà il definitivo no a Malagò su questa vicenda e tramonteranno le ultime flebili speranze di vedere tornare le Olimpiadi in Italia, come annunciato da Grillo in un post del suo blog: “Olimpiadi a Roma no grazie“.

Resterebbero due strade per bypassare il no del Comune e portare a termine comunque la candidatura prima della decisione del CIO che sarà espressa il 13 settembre 2017: la prima prevede la nomina di un commissario ad acta ma porterebbe a uno scontro terribile a livello istituzionale, la seconda prevede che il Coni vada avanti nel suo piano senza l’appoggio del Comune. Qualcun’altro lo ha fatto in passato. E ha sempre perso.E anche qui si prevedono scontri e udienze in tribunale.

Sinora il Comitato promotore ha speso circa 10 milioni, soldi spesi anche per obiettivi futuri dello sport a Roma, ma il no a alla candidatura di Roma colpisce anche chi non dovrebbe, come Luca Pancalli, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, un esempio per migliaia di giovani che ora si trovano senza una possibilità concreta per il loro futuro.

Qualcuno dovrà andare a Losanna il 7 ottobre a dire al Cio che Roma non c’è più e che i Giochi del 2024 se li contendono solo Los Angeles, Parigi e Budapest. Non vorremmo essere nei suoi panni.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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