Udinese, Iachini: “Bene oggi, ma dobbiamo ancora lavorare”

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L’allenatore dell’Udinese Giuseppe Iachini, dopo la vittoria per 2-0 contro l’Empoli, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle consuete domande post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Questa vittoria dal punto di vista mentale conta tantissimo, erano quattro mesi che non si vinceva in casa e una boccata d’ossigeno così è molto importante. La tua casa, il tuo stadio dev’essere un fortino dove accumulare risultati importanti. Oggi mi è piaciuto molto l’atteggiamento dei ragazzi, anche se abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo e lì, dopo un’ottima partenza, abbiamo ridato agli avversari un po’ di fiducia e di coraggio. Dovremo prestare più attenzione però avremo modo di lavorare anche su questo, così come sulla maggiore precisione in fase di ultimo passaggio.
Zapata oggi ha preso una forte contusione che speravamo di riuscire a contenere nell’intervallo tenendo il muscolo caldo, ma evidentemente il giocatore ha comunque risentito del problema. Non l’ho sostituito prima perchè era in un momento in cui aveva appena commesso degli errori e toglierlo in quel momento poteva essere troppo pesante dal punto di vista psicologico per il giocatore, un aspetto da tenere in grossa considerazione in una situazione come la nostra.
A livello tattico dobbiamo ancora finire il mercato, poi valuteremo. Questo è stato un buon banco di prova su cui andremo ancora a lavorare per migliorarci. Io ho usato più spesso la difesa a quattro, poi è arrivato un giocatore come De Paul, era il momento adatto per variare qualcosa. Non molliamo la strada vecchia però questo è un buon punto da cui si può ripartire.
La sosta nazionali ci impedisce di continuare a lavorare sul gruppo, sui movimenti che si apprendono solo lavorando insieme giorno dopo giorno. Un altro problema è che ci sono anche dei giocatori che partiranno che erano in una fase di crescita; lavoreremo ugualmente con i presenti e speriamo che quando torneranno, i nostri giocatori siano ancora in condizioni accettabili.
Théréau può interpretare situazioni diverse, gli piace abbassarsi, venire incontro alla palla, però non escludo di poterlo usare anche nel ruolo di Zapata o per togliere riferimenti agli avversari.
Vittorie come questa fanno morale e danno fiducia anche sul piano tecnico: a un certo punto invece di passare la palla indietro per paura, la passerai in avanti e la testa aiuterà tantissimo.
Merito a Karnezis ma potevamo fare meglio perchè quelle occasioni sono nate da errori nostri in fase di possesso palla. Siamo però in una fase in cui stiamo curando queste cose che , con il passare del tempo, spariranno da sole.
Abbiamo giocato meglio il secondo tempo perchè mi sono arrabbiato molto, serviva correre in verticale e ci siamo riusciti, quindi anche fisicamente non siamo messi male. A Roma ci eravamo abbassati troppo ma questo oggi non è successo. Anche De Paul è migliorato nel modo di giocare, nonostante sia un giocatore nuovo e indietro rispetto a quelli presenti dall’inizio dal ritiro. Stiamo lavorando sul punto di vista sia tattico che fisico e con il passare delle settimane ci aspettiamo che le cose migliorino ancora.
In chiusura, mi ha fatto molto piacere ritrovare l’abbraccio dello stadio e dei tifosi con la squadra al termine della partita, e soprattutto rivolgo un pensiero d’affetto ai miei conterranei, toccati dalla sciagura del sisma.

Alessandro Rutar
Alessandro Rutar
Nato a Gorizia nel 1986, segue il calcio con passione dalla finale di Champions League 1996, approfondendolo da lì in ogni suo aspetto. Studia per laurearsi in Relazioni Pubbliche presso l'Università di Udine.

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