Tennis, Roland Garros: i promossi e i bocciati

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Appena conclusa l’edizione 2016 del Roland Garros, proviamo ad analizzare le due settimane del torneo parigino che sicuramente non verrà ricordato come l’edizione più spettacolare, ma ci lascia il Career Grand Slam di Novak Djokovic e la prima affermazione (ma probabilmente non sarà l’unica) di Garbiñe Muguruza.

Djokovic voto 10: non poteva che eccellere il padrone del tennis attuale; il suo primo Roland Garros gli vale anche il Career Grand Slam (tra l’altro i quattro tornei dello slam li ha vinti consecutivamente) e ora si candida prepotentemente per entrare nella storia di questo sport. Gli avversari durante tutto il torneo non erano dei più ostici, ma rimontare un set a Murray in finale non è da tutti. Djoker

Muguruza voto 9: il futuro del tennis femminile sembra essere lei. Con Serena Williams non a più al top fisicamente, la spagnola regala sprazzi di grande livello e, a parte il primo turno combattuto al terzo set, tutti gli incontri sono stati letteralmente dominati dalla Muguruza. Futura numero uno

Murray voto 8: gran torneo da parte dello scozzese, ma le finali perse negli slam cominciano ad essere troppe. Dopo un grande primo set nella finale, non riesce a sfatare il tabù Djokovic e finisce ancora per accontentarsi della coppa minore. La sua stagione su terra rossa resta comunque memorabile visto il suo non amore verso la superficie (in tutta la Scozia esistono solo 10 campi in terra rossa). Eterno secondo

Serena Williams voto 7: arriva in finale con tanti acciacchi, ma contro la Muguruza non c’è partita. Pur non al top, resta superiore alla stra grande maggioranza delle avversarie e questo le permette sempre di poter giocare “da ferma” comandando gli scambi a suo piacimento grazie alla potenza che ha nelle braccia. L’età avanza

Thiem voto 8: il giovane talento è ormai sbocciato e la semifinale raggiunta dimostra che sulla terra è in grado di competere con i migliori. Battere Djokovic è ancora fuori portata, ma il tempo è dalla sua parte. Nel vuoto generazionale sembra essere lui il giocatore più completo che può incunearsi nei fab four. Belle speranze

Bertens voto 8,5: un anno fa annunciava al Roland Garros di avere un tumore e quest’anno raggiunge le semifinali per la prima volta in un torneo dello slam. La grinta alla giocatrice olandese non manca e la capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo l’ha fatta diventare ben presto la beniamina del pubblico. I rimpianti nella partita contro Serena Williams non mancano, ma essere arrivata fin lì è già qualcosa di magnifico. Lieto fine

Wawrinka voto 6,5: ripetere il successo dello scorso anno era francamente utopistico, ma in tutto il torneo non ha mai dato l’impressione di essere in forma. Già dai primi turni ha faticato più del previsto e solo un motto d’orgoglio, gli ha impedito di non subire una dura batosta da Murray. Compitino

Fognini voto 4: dopo il disastro a Roma, Fabio esce male anche a Parigi al primo turno per mano di Granollers, per giunta nel giorno del suo compleanno. Il talento cristallino sembra sia sparito e restano solo quei “vuoti” che preoccupano in vista del futuro. Mr. Hyde

Errani voto 4: vale un po’ lo stesso discorso per Fognini; anche Sara Errani è in un periodo di netta involuzione e l’uscita prematura al Roland Garros non fa altro che confermare la tendenza negativa della romagnola. La pesante sconfitta contro la Pironkova è l’esatto opposto della finale raggiunta nel 2012 e, se la forma non tornerà presto al massimo sarà dura ripetere tale exploitIn confusione

Spettacolo voto 0: vuoi la pioggia che ha attanagliato Parigi e il forfait prima di Federer e poi di Nadal, fatto sta che il poco pubblico presente sugli spalti nel corso delle due settimane non ha potuto godere di uno spettacolo degno di uno slam. Il tetto mobile è un obbligo impossibile da rimandare e l’arretratezza rispetto agli altri grandi torneo è un macigno troppo pesante. Travailler

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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