Giovedì delicato a Roma: il terzo turno del tabellone maschile ha messo in evidenza belle partite, con qualche risultato clamoroso che non è tardato ad arrivare.
L’aveva detto ieri in conferenza stampa: Roger Federer non era in condizione e avrebbe deciso all’ultimo se scendere in campo contro Thiem. Alla fine ha deciso di provarci, ma la sua schiena era visibilmente malconcia. Thiem sicuramente ci ha messo del suo, mostrando un gran bel tennis in tutto l’incontro, ma il 7-6 6-4 finale è molto frutto degli acciacchi dello svizzero.
Lo sfidante dell’austriaco nei quarti di finale sarà Kei Nishikori: il giapponese ha battuto nettamente in due set, con il risultato di 6-1 6-4, il francese Gasquet grazie al suo gioco preciso e con un rovescio sempre più solido. Dopo Federer, Roma perde anche l’altro svizzero: Wawrinka si complica la vita contro Monaco e sono soprattutto i suoi demeriti a costargli caro: vincerà l’argentino in tre set e ora contro Pouille può essere favorito.
L’impresa di giornata è infatti di marca Pouille: il francese, ripescato come lucky loser per il ritiro di Tsonga, gioca una partita praticamente perfetta contro David Ferrer, numero 9 del tabellone e lo elimina con il punteggio di 6-4 6-1.
Vince anche Rafa Nadal: sul campo centrale lo spagnolo lotta, ribalta la situazione dopo il primo set perso e si gode i quarti di finale. Nick Kyrgios gioca alla grande, ma si mantiene su ritmi alti solo nel primo set e in alcuni frangenti del terzo, quando però ormai è troppo tardi. Dopo Nadal, anche Novak Djokovic accede ai quarti e ora attende proprio la super sfida contro lo spagnolo. Il serbo, contro Bellucci, comincia malissimo incassando un sonoro 6-0, ma poi si scrolla di dosso il pessimo momento e comincia a trovare soluzioni per non dare ritmo al brasiliano: termina così 0-6 6-3 6-2.
Non ha nessun problema Andy Murray: il 6-0 6-4 rifilato a Chardy dimostra l’ottima forma dello scozzese. Il francese entra però in partita con un set di ritardo, ma riesce comunque a mettere in difficoltà Murray che però non si scompone e chiude la pratica. L’ultimo incontro della serata è un monologo di Goffin che, in meno di 50 minuti, distrugge Berdych con un duplice 6-0, grazie ad una prestazione mostruosa.
