Giro d’Italia 2016, Nibali contro tutti

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Scatta domani pomeriggio con una cronometro individuale di 9,8 chilometri il Giro d’Italia 2016, edizione numero 99. La Corsa Rosa parte dai Paesi Bassi e precisamente da quel di Apeldoorn. Per la dodicesima volta – e per la terza occasione dall’Olanda – il Giro “abbandona” l’Italia per celebrare la sua partenza. Sono tre le tappe “arancioni”. La prima è, come detto, una cronometro individuale di circa 10 chilometri con partenza e arrivo ad Apeldoorn. Le altre due frazioni, con arrivo rispettivamente a Nijmegen e Arnhem sono dedicate ai velocisti. Il vento olandese però costringerà gli uomini di classifica a fare moltissima attenzione per evitare pericolosi “buchi”. Primo giorno di riposo e da martedì 10 si ritorna in Italia con la 4/a tappa, la Catanzaro-Praia a Mare. Una tappa dove i velocisti dovranno faticare se vorranno guadagnarsi la volata, considerato il finale con diversi strappi. Molto più agevole (sebbene non scontato) lo sprint l’indomani in quel di Benevento. Giovedì 12 il primo arrivo in salita del Giro a Roccaraso, mentre il giorno dopo toccherà di nuovo ai velocisti cercare il successo a Foligno. Sabato 14 l’arrivo di Arezzo destinato molto probabilmente a un gruppetto di una sessantina di corridori, dato che gli sprinter saranno tagliati fuori dalla scalata all’Alpe di Poti, posta in prossimità del traguardo. Il giorno dopo sarà il primo della “verità”. La cronometro di 40,9 chilometri da Radda in Chianti a Greve in Chianti darà un primo volto delineato della classifica della Corsa Rosa. Giorno di riposo e si riparte martedì 17 in direzione di Sestola, per il secondo arrivo in salita del Giro. L’indomani, l’arrivo da piccola Liegi-Bastogne-Liegi di Asolo chiama all’appello gli uomini da corse di un giorno. Giovedì 19 i velocisti tornano in scena a Bibione. Il fine settimana è da cuori forti. Venerdi 20, l’arrivo di Cividale del Friuli è preceduto dalle ascese di Cima Porzas e di Valle. Sabato 21 si giunge a Corvara dopo aver scalato Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola. Domenica 22 la cronoscalata all’Alpe di Siusi. Ultimo giorno di riposo e martedì 24 tocca ancora agli uomini di classifica con l’arrivo in salita di Andalo preceduta dalla scalata di Fai della Paganella. I velocisti – perlomeno quei pochi ancora in carovana – cercheranno di far loro la frazione di Cassano d’Adda mercoledì 25 mentre giovedì 26 si arriva a Pinerolo con la salita di Pramartino da affrontare nel finale. E si arriva così ai due giorni che decideranno questo Giro d’Italia 2016. Venerdì 27 l’arrivo in salita francese di Risoul preceduto dalla scalata alla Cima Coppi di questa edizione della Corsa Rosa, il Colle dell’Agnello. Sabato 28 ultimo traguardo in ascesa a Sant’Anna di Vinadio dopo tre passi di 1/a categoria da scalare: Col de Vars, Col de la Bonette e Colle della Lombarda. L’indomani, la passerella di Torino incoronerà il re del Giro d’Italia 2016.

Il borsino dei favoriti vede al primo posto Vincenzo Nibali. Lo “Squalo dello Stretto” torna al Giro dopo tre anni con la seria intenzione di concedere il bis dopo il 2013. Certo, l’avvicinamento del capitano dell’Astana non è stato dei più entusiasmanti. Però Nibali è un corridore che se punta un obiettivo, difficilmente lo fallisce. Ecco perché la palma di “favorito principe” gli spetta di diritto. I suoi principali avversari sono due spagnoli. Si tratta di Alejandro Valverde e Mikel Landa. Il primo della Movistar esordisce al Giro a 36 anni e cerca il podio nella Corsa Rosa dopo i 6 alla Vuelta (con una vittoria) e quello dello scorso anno al Tour. Il secondo, terzo l’anno scorso seppur al servizio di Fabio Aru, ha adesso tutta la Sky a sua disposizione. Il successo nel recente Giro del Trentino lo rende molto ma molto pericoloso. Poi il lungo elenco degli uomini da tenere d’occhio. Elenco che comprende i colombiani Rigoberto Uran (Cannondale) ed Esteban Chaves (Orica-GreenEdge), gli olandesi Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) e Steven Kruijswijk (Lotto NL – Jumbo), i russi Sergey Firsanov (Gazprom-Colnago) e Ilnur Zakarin (Katusha), il polacco Rafal Majka (Tinkoff), il canadese Ryder Hesjedal (Trek-Segafredo) e gli italiani Domenico Pozzovivo (Ag2R – La Mondiale) e Gianluca Brambilla (Etixx – Quick Step). Nutrita la pattuglia dei velocisti. I fari delle ruote veloci del gruppo saranno i tedeschi Marcel Kittel (Etixx – Quick Step) e André Greipel (Lotto-Soudal). Da non sottovalutare però il vincitore della Milano-Sanremo 2016, il francese Arnaud Demare (FDJ) e il giovane australiano Caleb Ewan (Orica-GreenEdge). E poi la pattuglia italica delle ruote veloci, composta da Matteo Pelucchi (IAM Cycling), Elia Viviani (Sky), Sacha Modolo (Lampre-Merida), Manuel Belletti e Jakob Mareczko, entrambi della Southeast e Kristian Sbaragli (Dimension Data). Infine, la pattuglia degli attaccanti, ossia quei corridori che cercheranno un successo di tappa nelle frazioni miste. Pattuglia che vede nomi importanti come Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini), Filippo Pozzato (Southeast), Diego Ulissi (Lampre-Merida), Giovanni Visconti (Movistar), Enrico Battaglin (Lotto NL – Jumbo). E un “pezzo da novanta” come Fabian Cancellara (Trek-Segafredo). Insomma, sulla carta tanti protagonisti. Sperando che la pratica della strada possa confermare le aspettative.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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