Basket, Serie A – Black-out ripetuti a Cremona, ma la Vanoli vince la partita infinita (Cremona-Cantù 95-85)

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Dopo aver guidato per lunghi tratti il posticipo della 26/a giornata, Cremona pecca di superficialità e rimette in corsa Cantù. La gara, con Ignerski e Dragović protagonisti, si trascina fino al secondo supplementare, nel quale la Vanoli si impone e si porta al terzo posto solitario. Per Cantù molti rimpianti per un buon secondo tempo, ma la realtà è il penultimo posto in classifica.

Nei primi minuti funziona per Cantù la fisicità di Fesenko, che porta gli ospiti al primo vantaggio dell’incontro. Tre triple e una rubata di Deron Washington ribaltano il punteggio a metà del quarto. Lontano dall’area pitturata la partita si apre, con l’una e l’altra squadra che tentanto le conclusioni da tre piuttosto che quelle a ridosso del canestro. Grazie a un’iniziativa di Johnson sulla sirena il primo periodo si chiude in parità.

Pancotto approfitta di un chiaro periodo di smarrimento della difesa canturina per smarcare i suoi uomini al tiro. Segnano, nel primo vero break della partita, Gaspardo, Mian e Starks per il +9 Cremona. La difesa dei padroni di casa tiene Cantù a 9 punti nel secondo periodo, garantendosi di andare al riposo sul +11. Un tecnico a Fesenko (quarto fallo) limiterà l’ucraino nel proseguo della contesa. Nel primo tempo 7/14 da tre per la Vanoli.

Nikola Dragović è protagonista, con 8 punti, del terzo parziale. La partita si anima in corrispondenza del tecnico fischiato a Cusin, ma le difficoltà di Cantù dalla lunetta e una generale imprecisione degli ospiti rendono complicata la rimonta permettendo ai padroni di casa di allungare anche a +15. Un improvviso calo di intensità e concentrazione difensiva di Cremona spinge però gli ospiti fino a un insperato -4 alla fine del terzo.

Una fortunosa tripla di Abass inaugura l’ultimo parziale, e quando Ignerski lo imita poco dopo Cantù è incredibilmente in vantaggio. La gara diventa tesissima, e il pubblico di casa si fa sentire quando a tre minuti dal termine Cusin riporta la Vanoli sul -2. Tyrus McGee pareggia a quota 65, e la successiva palla rubata da Washington porta il +2 pochi secondi dopo. Johnson pareggia con un lay-up a otto secondi dal termine, McGee segna con una penetrazione mancina ma è ancora Michal Ignerski, ignobilmente dimenticato dalla difesa di casa a un secondo dalla fine a portare le due squadre al supplementare.

In overtime si gioca solo con i nervi mentre la stanchezza la fa da padrone per entrambe le compagini. La sfida diventa un affare a due tra Dragović e Ignerski che si prolunga al secondo supplementare; il serbo, McGee e Turner segnano i canestri decisivi per la Vanoli. Cremona è terza da sola, Cantù sprofonda al penultimo posto.

VANOLI CREMONA-ACQUA VITASNELLA CANTU’ 95-85/d2TS (21-21; 41-30; 53-49; 70-70; 79-79; 95-85)
CREMONA: Dragovic 19, Starks 3, Mian 6, Gaspardo 3, Cusin 10, Cazzolato,  Washington 15, Biligha 6, McGee 18, Turner 15 All. Cesare Pancotto
CANTU’: Ukic 14, Abass 16, Heslip 3, Lorbek 3, Zugno, Wojciechowski, Cesana, Ignerski 20, Johnson 17, Tessitori, Fesenko 9, Hodge 3 All. Sergej Bazarevič
ARBITRI: Mattioli, Di Francesco, Attard

Dario Alfredo Michielini
Dario Alfredo Michielini
È convinto la vita sia una brutta imitazione di una bella partita di football. Telecronista, editorialista, allenatore. Vive di passioni quindi probabilmente morirà in miseria. Gioca a golf con pessimi risultati; ma d'altra parte, chi può affermare il contrario?

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