Fare la formazione il venerdì o il sabato prima del primo anticipo di Serie A è uno dei riti sacri per un buon fantacalcista che si rispetti. Quello è il momento dei dubbi, delle certezze, delle scelte. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa scellerata. E ci sono tante varianti da tener conto: intanto, bisogna sapere chi è destinato a saltare il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), per i restanti, occorre valutare come hanno vissuto la settimana di allenamenti e gli incroci che regala loro il calendario. Poi è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una buona dose di fondoschiena. Ma la fortuna va aiutata e per questo, con umiltà, vi lasciamo i nostri consigli su chi schierare e chi no, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere brutalmente smentiti dai fatti!
POLLICE SU – Il Sassuolo in casa concede poco e gioca bene, ragion per cui, fra i pali, diamo fiducia a Consigli, anche se di fronte avrà il Torino di Ventura. Davanti all’estremo difensore neroverde, spazio ad Alessio Romagnoli (Mihajlović sta trovando la quadratura del cerchio e a beneficiarne è l’intera retroguardia rossonera), Tonelli (reduce dallo stop per via della squalifica, riprenderà a guidare la difesa toscana nella gara casalinga contro il Carpi) e Alex Telles (con Santon ai box e D’Ambrosio squalificato, il brasiliano avrà una grande occasione per riconquistare Mancini). In mezzo al campo, stavolta scegliamo Brozović (il croato dell’Inter sta scalando posizioni nelle gerarchie del tecnico), Paredes (sfida contro il Carpi troppo ghiotta per un centrocampista bravo negli inserimenti in zona gol), Nainggolan (impegno improbo a Napoli, ma in queste gare il belga è solito esaltarsi) e Felipe Anderson (la rinascita della Lazio passa per la sua classe). In avanti, tridente composto da Big Mac Maccarone (al Castellani contro il Carpi vietato tenerlo in panchina), Mandžukić (ha riposato in Champions, sarà lui il terminale offensivo della Vecchia Signora, impegnata nella sfida al vertice contro la Fiorentina) e Luiz Adriano (a San Siro contro l’Hellas Verona potrebbe giocare dal primo minuto, e lui la porta la vede sempre).
POLLICE GIÙ – Sembrerà banale, ma per prima cosa occorre evitare di mandare in campo quei giocatori che salteranno certamente la 16/a giornata di campionato, a cominciare dai dodici squalificati: Rafael, D’Ambrosio, Danilo, Felipe, Maurício, Masina, Bruno Peres, Hallfreðsson, Migliaccio, Pepe, Berardi e Pavoletti. Attenzione anche alla folta schiera di infortunati e, fra questi, quelli che si sono fatti male recentemente: Džemaili, Giaccherini, Magnanelli, Benassi, M’Poku, Krunić e Kishna. Infine, sono in dubbio Perotti, Dionisi, Peluso, Martínez, Wague, Badu, Castro, Bertolacci, De Sciglio, Souprayen, Gervinho, Khedira e Zaza. Per questi calciatori, meglio aspettare le convocazioni e le notizie diffuse dalle società.
In quanto agli undici sconsigliati, cominciamo dal portiere: Emiliano Viviano, un nome che non t’aspetti, ma la Samp, impegnata all’Olimpico contro la Lazio, ha subito dieci gol nelle ultime quattro gare giocate. Davanti al numero uno blucerchiato, Domizzi (rappresenta un’Udinese in emergenza in difesa, per di più attesa dalla sfida contro la capolista Inter), Helander (a San Siro contro Bacca, Luiz Adriano e Niang) e Rüdiger (è l’anello debole della linea difensiva giallorossa, in più si consideri che giocherà contro Higuaín e soci). Centrocampo formato da giocatori che raramente vanno a bonus: Lollo (nove presenze, ma mai al di sopra della sufficienza stiracchiata), Jajalo (i giocatori rosanero, per ora, sono da evitare), Acquah (al Mapei Stadium, contro una squadra come il Sassuolo che fa girare tanto la sfera, rischia di correre a vuoto) e Greco (sostituirà lo squalificato Hallfreðsson in un centrocampo scaligero che sembra in piena confusione). Infine, tre nomi di centravanti da evitare: Belotti (segna poco e il Sassuolo, l’abbiamo scritto, tende a subire poco davanti al proprio pubblico), Dionisi (in dubbio per una contusione alla caviglia) e Jovetić (non siamo matti, ma il montenegrino negli ultimi tempi non gira e in questo momento è dietro rispetto al serbo Ljajić).
