Malmö: la carica dei 20.000 per arrivare in Champions League

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Ormai tutto è pronto alla Svedbank Arena di Malmö per il ritorno del preliminare di Champions League (tutto esaurito, come confermato dalla società via Twitter) contro il Celtic. C’è ottimismo in Svezia (forse troppo, perlomeno per i nostri canoni italiani, dove vige la superstizione): all’andata, la squadra biancoceleste, pur stordita da due reti subite nei primi dieci minuti e dall’assordante tifo scozzese, ha saputo recuperare, uscendo si sconfitta, ma con un risultato (3-2) che lascia aperte molte possibilità. Buona anche la tenuta atletica degli Himmelsblått, capaci di trovare la rete al 5′ minuto di recupero con Berget, eroe della serata. Certo, la sconfitta nell’ultima giornata di campionato ha lasciato un po’ l’amaro in bocca; tuttavia, vi è, nell’ambiente, la convinzione che, visto il rendimento altalenante delle squadre di testa quest’anno, la situazione possa essere recuperabile, anche in chiave conquista del titolo di campione nazionale.

La partita chiave della stagione, comunque, anche sotto l’aspetto economico, è quella di oggi, e si punterà molto sul sostegno del pubblico. L’ambiente in Scania, a dispetto delle temperature (in Svezia siamo ormai in autunno, ma per stasera non sono previste precipitazioni), sarà piuttosto caldo. Da giorni il profilo Facebook della squadra prepara i tifosi: per il big match di Champions, è stato infatti chiesto agli spettatori di vestirsi di azzurro, e di presentarsi allo stadio con largo anticipo, incitando i giocatori già nella fase del riscaldamento.

Anche la stampa locale è fiduciosaSportbladet ha intervistato il centravanti e capitano Markus Rosenberg, che si è detto certo che il pubblico farà la sua parte. Sicuramente il Celtic Park, con i suoi 60.000 spettatori, fa un altro effetto: tuttavia, Rosenberg sostiene che alla Swedbank Arena il pubblico sia più “vicino” al campo, e che questo possa influenzare e deconcentrare i giocatori scozzesi, che soffrono tradizionalmente le trasferte. Qualche battibecco, con i britannici, è nato per una traduzione non corretta di una frase pronunciata dal portiere Wiland dopo l’incontro d’andata (“De är grisar allihopa”) che, letteralmente, significherebbe “sono tutti dei maiali” ma che, in realtà, voleva significare, in una specie di slang, “Giocano in modo brutto e cinico”. Non che si tratti di complimenti; tuttavia, l’effetto è molto differente, e l’equivoco ha riscaldato un po’ l’ambiente, peraltro già a buone temperature di suo.

A livello tecnico, invece, nella conferenza stampa di ieri, Åge Hareide è stato, ovviamente, più cauto. Il Celtic visto in trasferta con il Qarabağ (avversario dello Young Boys in Europa League) nel turno precedente, è squadra ordinata anche dietro, e in questo incontro potrà curare meglio la fase difensiva, tenuto conto che avrà a disposizione due risultati su tre. Il tecnico norvegese ha aggiunto che gli scozzesi sono più quadrati e tosti degli austriaci del Salzburg, eliminati nel turno precedente; tuttavia, per questa partita potrà contare sul capitano Rosenberg e sul centrocampista Adu, entrambi assenti all’andata. Si punta molto anche sul fatto che gli scozzesi possano avere una minore resa atletica, considerato che la loro stagione è agli inizi. Rosenberg, tra l’altro, garantirà i centimetri in più anche sui calci piazzati in difesa, che sono costati la seconda rete a carico degli svedesi, a Glasgow. Anche per il neocampione U21 Lewicki c’è molta emozione: “Difficile paragonare le partite in Nazionale a quelle del club. Certo, è la partita finora più importante della mia carriera in questa squadra” ha detto il centrocampista, rispondendo a una domanda dell’Ufficio stampa. “Giocare a questi livelli mi piace. Credo che il Celtic avrà problemi a giocare allo stesso livello e intensità dell’andata nel nostro stadio, e che il pubblico ci sosterrà.” ha infine concluso.

Hareide non ha fornito la formazione, ovviamente; tuttavia, vedendo sul sito ufficiale la lista dei convocati, potremmo tranquillamente ipotizzare che il Malmö, stasera, possa scendere in campo così: (4-4-2): Wiland; Windheim, Arnason, Carvalho, Tinnerholm; Rodić, Lewicki, Adu, Rakip; Rosenberg, Berget. E ora, che il pallone possa rotolare e regalare, a tutti, emozioni e divertimento.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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