Pari a Perm, l’Anzhi interrompe il digiuno

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Dopo quattro (non così meritate) sconfitte l’Anzhi conquista il primo punto stagionale, con un pari a Perm che lascia l’amaro in bocca. Segnali incoraggianti per Semin, anche se i suoi commettono ancora errori inammissibili per la caratura del torneo.

“Se non vinciamo a Perm, allora quando lo faremo?”. L’infelice uscita di Ilya Maksimov, trequartista dell’Anzhi, alla vigilia della gara con l’Amkar non ha trovato compimento sul campo sintetico dello stadio Zvezda, e per i daghestani l’appuntamento con il primo successo è rimandato, almeno, di altri sette giorni. E il suo allenatore, Semin, a fine gara lo ammonisce:”Maksymov ha sbagliato tutto con quelle parole. Oltre a caricare i nostri avversari non ha guardato la classifica, la quale dice, giustamente, che noi siamo al momento inferiori all’Amkar. Dovremmo prendere esempio da loro per uscire da questa situazione e guardare in casa nostra invece che parlare degli altri”. Semin che ha avuto anche problemi con alcuni tifosi, con l’arbitro vicino a sospendere la gara:”Questi fatti avvengono dappertutto, non solo qui. Cosa vogliono da me quelle persone? Che me ne vada dal campo. E’ una questione da risolvere per il bene del calcio russo, certa gente non può entrare negli stadi, è lì solo per provocare. Sono russo, lavoro nel caucaso. Dove è il problema?”

Tornando sulla partita, l’Anzhi ha sprecato il vantaggio di Boli, bravissimo a sfruttare una dormita della difesa rossonera dopo una buona parata di Gerus. Sbloccata la partita, avrebbe dovuto gestirla meglio, invece dopo pochi minuti dalla rete dell’africano è arrivato il pareggio dei padroni di casa: gol di….Gol, con il polacco intelligente a giustiziare il nuovo arrivato Pesjakov dopo una mischia in area. Un pari nel complesso giusto, ma a recriminare di più e l’Anzhi.

Duro Eschenko: “Non facciamo punti perchè commettiamo errori banali, da scuola calcio. E a questi livelli li paghi.” Autocritico anche Georgij Tigiev: “Ho giocato malissimo questo oggi. Quello che avete visto in questo scorcio di campionato non è il vero Tigiev. Voglio scusarmi con i tifosi ma sono convinto che tra le mure amiche ci rifaremo. Dobbiamo rifarci, non abbiamo altre possibilità”. Parla anche Gadzhiev, tecnico dell’Amkar:”Volevamo comprare un attaccante, ma alla fine qualcuno non è voluto venire, altri non sono voluti restare (Jakubko?) e quindi ora ci siamo ritrovati senza nessuno. Cherenchinkov è rimasto in panchina per scelta disciplinare, dovuta al suo comportamento nello scorso turno. E’ un giocatore esperto, ha capito e di fatti non si è affatto lamentato di questa scelta. Avrei voluto mettere Salugin, ma non sapevo chi togliere…”

Ad attendere l’Anzhi, nella sesta giornata, ci sarà l’Ural, in una gara da non fallire. Altra sfida casalinga per l’Amkar, che ospiterà lo Spartak Mosca.

 

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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