Dopo João Miranda, Mario Suárez è il secondo giocatore ex Atlético Madrid che ha acquistato questa estate un biglietto Spagna-Italia sola andata. Centrocampista roccioso di 28 anni, è il classico giocatore rievocato dalle parole di Ligabue in Una vita da mediano. Il suo ruolo è uno solo: schermo davanti alla difesa, da solo o con un compagno al suo fianco. Per questo motivo, ha un curriculum ricco di abilità difensive, più che d’attacco: forte nei contrasti, nell’anticipo, bravo nel tackle, insuperabile nei duelli aerei e specializzato nel rubare palla e far ripartire rapidamente la manovra offensiva. Lo spagnolo (188 cm di cristiano) sarà probabilmente il perno della nuova Fiorentina di Paulo Sousa, il tassello che dovrà garantire equilibrio e sostanza a una squadra dal centrocampo piuttosto tecnico. Lascia l’Atlético, con cui ha vinto di tutto, perché “è finito un ciclo” e arriva in Italia su consiglio di Borja Valero in cerca di riscatto. Ha i numeri per impressionare anche in Serie A.
Cresciuto nelle giovanili dell’Atlético Madrid, vive le sue prime esperienze da calciatore titolare al Valladolid e al Celta Vigo. Ma è al Mallorca che si toglie le prime soddisfazioni (nella seconda stagione, con 5 gol in 34 partite, contribuisce alla qualificazione in Europa League). Test superato a pieni voti, quanto basta per essere richiamato dai colchoneros, con i quali gioca le ultime cinque stagioni. In maglia rojiblanca Mario Suárez colleziona 185 presenze e cinque reti, oltre a un palmarès di tutto rispetto: un’Europa League (2011/12), due Supercoppe Europee (2010 e 2012), una Copa del Rey (2012/13), una Supercoppa spagnola (2014) e una Liga (2013/14). Ma adesso si riparte da zero, davanti a lui una scommessa tutta Viola.
Che facciamo, lo accogliamo nella nostra rosa di Fantacalcio? Sì, ma a prezzi contenuti e come quinta, sesta scelta. A parte la già citata stagione col Mallorca, Mario è uno che segna col contagocce (e fa pochi assist), quindi è poco appetibile per un fantallenatore. In più, l’anno scorso ha raccolto 9 ammonizioni in 20 presenze: un po’ troppe. Però confidiamo nella tenacia e nella voglia che ha di dimostrare il suo valore anche in Italia. Se la Fiorentina manterrà le ottime promesse del precampionato, per Mario i voti in pagella saranno alti.