Clasie non molla il Feyenoord: “Via solo a determinate condizioni, voglio vincere in Olanda”

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Intervistato dal sito ufficiale del Feyenoord, Jordi Clasie, capitano dei Rotterdammers, ha rilasciato molte dichiarazioni interessanti sul suo futuro e anche sul calciomercato, nel quale è puntualmente coinvolto ogni singola estate da almeno un triennio. Il centrocampista oranje ha raggiunto il ritiro dei compagni con una settimana di ritardo a causa del fatto che ha finito la stagione una decina abbondante di giorni dopo tutti gli altri a causa dei suoi impegni con la Nazionale ma ora è finalmente in Austria, sede del ritrovo estivo, pronto per la nuova stagione.

Ciao Jordy, ben tornato. Come sono andate le vacanze?

«Le vacanze sono andate esattamente come dovrebbero andare normalmente, sono piuttosto bravo a rilassarmi e prendermi il mio tempo di riposo. La mia ragazza è incinta dunque potevamo solo prendere l’aereo, per cui abbiamo scelto di fare una settimana in Turchia. La gravidanza sta andando benone e ne siamo felici, entro fine mese dovrebbe arrivare a termine. Aspettiamo una bambina».

Sei riuscito a lasciarti alle spalle il finale di stagione molto amaro del Feyenoord?

«Quasi subito dopo l’eliminazione dai play-off per il posto in Europa League [avvenuta contro l’Heerenveen, NdR] ho raggiunto la Nazionale e il suo ritiro per gli impegni di quel periodo quindi la mia delusione derivata dai nostri risultati è scomparsa abbastanza presto, rimanendo sullo sfondo. Tuttavia, durante le mie vacanze, ci sono state anche delle volte in cui ho ripensato alle ultime partite. Mi sembra normale, anche. “Come abbiamo fatto a perdere il nostro terzo posto, con tutto quel vantaggio, nel solo finale di stagione?” era una delle domande che mi sono posto. Trovare risposte però era difficile. Mi pare che fossimo come prosciugati a livello di energie e che ci mancasse l’esperienza necessaria per invertire la tendenza. Di sicuro la differenza col momento precedente, durante il quale avevamo battuto AZ e PSV, era enorme. Durante i play-off avevamo di nuovo a disposizione la nostra difesa titolare ma sfortunatamente non è stato abbastanza e quindi non giocheremo a livello europeo la prossima stagione. È una grossa perdita per tutti qui al Feyenoord, specialmente dopo la buona Europa League dell’anno appena passato».

Senti che in qualche modo sia ritornata una certa “freschezza” nel gruppo?

«Certo. È un bene che tutti abbiano avuto la possibilità di fare almeno tre settimane di vacanze e svuotare un po’ la testa. L’estate scorsa alcuni non ne avevano avuto l’opportunità, per esempio. Ora invece tutti sembrano riposati come dovrebbero essere. Altro giro, altra chance. Io la vedo così, onestamente. Quel che dovrebbe essere diverso quest’anno da quello scorso è la capacità di riconoscere in ogni competizione quel che è richiesto per vincere, in tutti i casi. Penso che in questo senso l’arrivo di Dirk Kuyt possa solo essere positivo».

Oltre a Kuyt però è arrivato anche Vejinovic. La competizione per un posto in squadra sarà molto elevata.

«Penso che sia un bene e credo che si potrebbe sentire un concetto simile in ogni grande squadra. Con undici uomini contati non si va fino in fondo a una stagione intera. In ogni posizione, in ogni ruolo abbiamo diversi giocatori che offrono diverse opzioni all’allenatore. Tutti vogliono e sentono il bisogno di mettersi alla prova».

Questa sarà la tua sesta stagione in Eredivisie. Pensi di avere ancora tante sfide di fronte a te?

«Vorrei veramente vincere qualcosa con questo club, ci spero davvero moltissimo. È vero che sono pronto per un passo avanti nella mia carriera e l’ho anche fatto presente, certo. Ho 24 anni e ho già cinque stagioni di campionato olandese alle spalle, se ci fosse all’orizzonte una qualche possibilità interessante ci penserei condividendo la proposta con la mia famiglia. Ma voglio che il quadro sia completo e tutto dev’essere in ordine, al posto giusto. Non voglio semplicemente andarmene da qualche altra parte così, tanto per. Voglio che tutti stiano bene in famiglia e decidano con me. Se una cosa del genere non si dovesse presentare io non ho problemi e rimango felicemente, proprio di cuore, al Feyenoord».

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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