Geoffrey Kondogbia è un giocatore dell’Inter: quando la trattativa sembrava ormai in dirittura d’arrivo sull’altra sponda di Milano, ecco il blitz improvviso di Ausilio e Fassone, che hanno raggiunto un accordo con il Monaco per 35 milioni di euro più 5 di bonus e di 4 milioni all’anno più bonus fino al 2020 con il giocatore.
Un’operazione che ha spiazzato la dirigenza rossonera, con Galliani che era tornato a Milano per preparare i documenti necessari per concludere un’operazione su cui c’era ormai un’accordo di massima su tutti i fronti. L’amministratore delegato era stato congedato con un rassicurante “Ci vediamo lunedì“, per poi apprendere che il l’obiettivo gli era stato soffiato da sotto il naso da quei cugini con i quali pareva essere stato stretto un patto di non belligeranza sul mercato.
Invece guerra è stata, con tanto di vittime (Milan) e dissanguamenti (Inter). I nerazzurri si sono aggiudicati un classe 1993 di grande personalità e presenza in mezzo al campo, anche se sarà il tempo a dire se il prezzo è stato congruo o eccessivo.
Il Milan rimedia l’ennesima figura barbina in fase di mercato, anche se Galliani aveva già palesato le sue perplessità a Nelio Lucas nella nottata tra venerdì e sabato, con queste parole: “Nelio, in certe trattative bisogna comportarsi come con i figli. È più difficile un ‘no’ che un ‘si’, ma a queste cifre non possiamo accettare. A volte serve più coraggio ad alzarsi dal tavolo che a rimanere, dunque andiamocene. Se risparmiamo i 40 milioni di Kondogbia e magari i 35 di Jackson Martinez, ne avremmo 75 da spendere, con oculatezza, da qui a fine mercato. E se sarà un bene o un male sarà solo il tempo a dirlo…“.
La solita storia della volpe e dell’uva?
