Mondiali Under 20 2015: la prima volta della Serbia campione del mondo, Brasile piegato 2-1

-

La Serbia vince i Mondiali Under 20 2015: un successo sicuramente non previsto dai bookmaker, come si usa dire, alla vigilia del torneo. Tuttavia i balcanici hanno messo in mostra per tutta la rassegna iridata, finale di oggi compresa, un’organizzazione tattica incredibile e un gioco in profondità che, alla fine, ha sempre pagato. Brasile troppo fiducioso nei suoi mezzi tecnici superiori e, al contempo, troppo poco squadra.

Il primo tempo è molto tattico, così tattico da risultare noioso per lunghi tratti, col Brasile che cerca sistematicamente la superiorità numerica nella metà campo serba tramite quasi solo degli uno contro uno (molto debole la manovra corale verdeoro, anche per merito degli avversari che pressano intensamente e con continuità i giocatori sudamericani) mentre i balcanici si limitano a contenere Boschilia e compagni per poi provare a verticalizzare velocemente verso le punte senza però che gli avanti Živković, Milinković, Mandić e Šaponjić riescano a inventare la giocata giusta per impensierire Jean. Di fatto, lungo i primi 45′ si contano appena tre conclusioni in porta: la prima, che arriva già al 10′, è un tiro da fuori area di João Pedro sugli sviluppi di un calcio d’angolo (devia tranquillo Rajković, tiro potente ma non particolarmente angolato); la seconda è un tentativo sul primo palo (ben coperto ancora da Rajković) di Gabriel Jesus, protagonista di un’ottima azione personale; la terza – giunta solo nel recupero – è un colpo di testa su schema da calcio d’angolo di Milinković.

La ripresa si apre con un Brasile che, fin da subitissimo, cerca di concludere più spesso anche da fuori area (soprattutto con Marcos Guilherme, che vede bene la porta e prova spesso a sorprendere varie volte un comunque sicurissimo Rajković) ma, col passare dei minuti, cresce la Serbia che, dopo aver creato una buona chance con una combinazione veloce che porta al tiro – murato – di Gajić, trova anche il vantaggio con Mandić, bravo a finalizzare un’azione corale in cui brillano soprattutto Živković e Maksimović. La gioia delle Aquile però dura pochissimo: nemmeno tre minuti e Andreas Pereira si inventa uno slalom speciale nel cuore dell’area serba e fulmina Rajković con un bel destro. Un gol inventato dal nulla da parte del talentino attualmente al Manchester United ma con trascorsi in Belgio (dov’è nato) e al PSV Eindhoven che però sveglia i suoi, più intraprendenti dopo il pareggio e non solo da fuori area. Il Brasile mette paura ai ragazzi di Paunović anche poco prima del recupero con una bella punizione a giro su cui Rajković si fa valere salvando il risultato e, di fatto, sancendo l’approdo ai supplementari.

Nel primo tempo supplementare non si assiste a granché se non a una mischia molto confusa in area serba dove i brasiliani, però, non riescono a trovare la stoccata decisiva né con Andreas Pereira, né con Jean Carlos. Nel secondo tempo le occasioni sono più numerose e, in particolare, si notano le conclusioni di Maksimović, di poco alta, e un tiro spaventoso di João Pedro neutralizzato dal solito Rajković. Quando tutto sembra procedere inesorabilmente verso i calci di rigore, Živković si reinventa ancora assist-man e lancia proprio Maksimović nello spazio: il numero 8, a tu per tu con Jean, lo fulmina suggellando non solo una finale ma un intero Mondiale giocato a livelli mostruosi. Il breve forcing finale verdeoro non porta a nulla e le Aquile balcaniche festeggiano così il loro primo titolo mondiale.

Il Tabellino

BRASILE-SERBIA 1-2 (1-1 alla fine dei tempi regolamentari)

Serbia (4-2-3-1): Rajković 6.5; Gajić 7, Veljkovic 5.5, Babić 6.5, Antonov 6.5; Zdjelar 5.5, Maksimović 7,5; Živković 7, Milinković 5.5 (82′ Jovanović 66, Mandić 6.5 (76′ Gaćinović 5), Šaponjić 6 (95′ Ilić 5). A disp.: Manojlović, Stevanović, Pankov, V. Savić, Janković, Grujić, Milošević. All.: Paunović.
Brasile (4-2-3-1): Jean 6; João Pedro, Marlon 5.5, Lucão 5.5, Jorge 5.5; Danilo 6, Jajá (74′ Malcom 6.5); Gabriel Jesus (90’+1 Alef 6), Boschilia 5.5 (65′ A. Pereira 7), Marcos Guilherme 6.5; Jean Carlos 5A disp.: Marcos, Caju, Georgemy, Rodrigo Ramos, Iago Maidana, Leo Pereira. All.: Rogério Micale.
Arbitro: Fahad Al Mirdasi (Arabia Saudita)
Marcatori: 70′ Mandić (S), 73′ A. Pereira (B), 118′ Maksimović (S)
Note: ammonizioni: Alef (B), Jovanović (S)

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

MondoPallone Racconta… Frank Borghi, il portiere che non sapeva calciare

E' scomparso in questi giorni Frank Borghi, un nome che di sicuro dirà poco o nulla agli appassionati di calcio. Italo-americano, è stato il...
error: Content is protected !!