Udinese, Stramaccioni: “Il nostro campionato è di poco superiore alla sufficienza”

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In seguito alla partita persa per 0-1 al Friuli contro il Sassuolo, Andrea Stramaccioni si è presentato alla consueta conferenza stampa post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Volevamo chiudere con un risultato positivo. Il primo tempo lo avevamo interpretato bene, con l’occasione di Perica e la traversa di Danilo non siamo stati fortunati. Abbiamo comunque creato più del Sassuolo. Nel secondo tempo siamo partiti con il pallonetto di Di Natale, poi c’è stato il gol di Magnanelli sul quale Scuffet non poteva fare nulla. L’espulsione di Guilherme, infine, ha chiuso la partita.

Dedicare la standing ovation a Di Natale? Per me non è la sua ultima partita, poi volevo dare continuità a Perica e Théréau. Mi auguro che resti con noi anche il prossimo anno.

Gli episodi arbitrali? Berardi ha simulato e andava ammonito, per quanto riguarda il rigore è vero che ha colpito prima la spalla, però il braccio era largo. Comunque non lo dico per giustificare la sconfitta; abbiamo commesso delle ingenuità sottoporta, il Sassuolo invece è stato più concreto.

Centrocampo confusionario? Potevamo fare meglio, abbiamo comunque provato a fare sempre la partita. Ci è mancata la pericolosità negli inserimenti dei centrocampisti, Kone e Badu non sono stati decisivi come altre volte.

Il futuro? I piani della società non cambiano in una partita. Pozzo oggi ha fatto i complimenti ai ragazzi e per me è stato un bel gesto. Penso sia stata una partita equilibrata, abbiamo comunque ancora una partita per poter migliorare la nostra classifica.

Se sono soddisfatto del lavoro di quest’anno? Credo che il giudizio sulla stagione sia di poco superiore alla sufficienza: la salvezza è stata raggiunta da tempo e non siamo mai stati immischiati nella lotta più serrata. Abbiamo avuto il modo di valorizzare alcuni giovani in questo finale di stagione. Sono molto soddisfatto di Bubnjić oggi, stiamo lavorando molto su Perica. La nostra è una sufficienza di base per poi poter costruire qualcosa in futuro, si tratta della fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo. La famiglia Pozzo ha tre squadre nei tre campionati più importanti e quindi ha senz’altro le idee chiare.

Mercato? La società ha individuato i profili da seguire, credo che qualche trattativa sia anche in fase avanzata. Non mi pare giusto parlarne ora perché il campionato deve ancora finire e vogliamo terminare degnamente l’anno.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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