Home » Coppa Italia Femminile, le calciatrici decidono la serrata anti-Belloli

Lo avevano promesso, e le calciatrici italiane non sono donne che si rimangiano la parola: per protesta non si giocherà la finale di Coppa Italia Femminile di calcio tra Brescia e Tavagnacco in programma sabato prossimo. Queste le parole di Patrizia Panico: “Vogliamo un incontro con Tavecchio, giocheremo la finale di coppa Italia solo se verrà detto pubblicamente che dobbiamo diventare autonome. Abbiamo chiesto all’Aic di coinvolgere anche i ragazzi, che esprimessero la loro solidarietà anche con un tweet. L’avevo sollecitato anche settimana scorsa ma chi per un motivo e chi per un altro non l’hanno fatto. A parte Gabbiadini, perché sua sorella é una calciatrice”.

La decisione è stata presa insieme ad Aic e Aiac al termine di un incontro a Milano fra calciatrici e tecnici, in rappresentanza delle squadre di A e di B, per discutere della situazione in cui versa il calcio femminile, dopo le dichiarazioni del presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli, che, in occasione del consiglio direttivo del dipartimento del calcio femminile, aveva detto “Basta non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche…”.

Aic e Aiac hanno sollecitano le dimissioni del presidente Felice Belloli e hanno sottolineato che è giunto il momento di dare autonomia al calcio femminile rendendo le calciatrici finalmente professioniste: dal canto loro le calciatrici italiane, per bocca dell’attaccante della Nazionale Patrizia Panico, danno per scontate le dimissioni del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Felice Belloli, chiedono di avere una lega autonoma ed invitano i colleghi maschi a “un gesto di solidarietà, anche solo un Tweet, per mostrare che il mondo del calcio é unificato”. 

Si schiera con le calciatrici anche Carlo Magri, presidente della Fipav: “Quando si parla di pallavolo le donne sono un valore aggiunto non solo importante, ma determinante. Noi abbiamo grande ammirazione per il mondo femminile. La frase del presidente Belloli sul calcio femminile? Forse non voluta, ma certamente non bella”.