Formula 1, GP Spagna: Rosberg vince senza patemi, Hamilton premiato dalla strategia

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Dopo tre settimane di pausa, il Grande Circus della Formula 1 riparte e torna in Europa, al Montmeló per il Gran Premio di Spagna. Gara dominata da Rosberg (nono vincitore diverso negli ultimi nove anni), mai in dubbio, mentre dopo una brutta partenza Hamilton ha dovuto sfruttare una strategia su tre soste per avere la meglio sulla Ferrari di Vettel.

Partenza lenta per Hamilton, subito sorpassato da Vettel e insidiato anche da Bottas; le due Toro Rosso battagliano con Kimi Räikkönen, che nel primo giro le sorpassa ed è quinto, ma la vera notizia viene da Rosberg: partito al palo, perfetto e abbondantemente sicuro alla prima curva, da subito il tedesco imprime un ritmo forsennato alla gara. Le prime posizioni si congelano presto, così lo spettacolo viene da centro gruppo, con Maldonado e Verstappen a battagliare per la settima piazza.

Dopo soli nove giri, via radio viene prospettata a Hamilton l’idea di un piano B: presumibilmente andare su tre soste per provare a sorpassare almeno Vettel che, pur precedendo l’inglese di soli pochi decimi, non lascia spazio per farsi sorpassare; la prima sosta di Lewis arriva già al giro 14 e, a causa di un piccolo problema nel montaggio della ruota posteriore sinistra, la sua Mercedes rientra immediatamente dietro a un Maldonado (che ha un danno evidente all’ala posteriore: dovrà ritirarsi al giro 47). Dei primi, l’ultimo a fermarsi è Kimi (unico a montare le gomme dure): dopo la sua sosta, la classifica dice Rosberg-Vettel-Hamilton-Bottas-Räikkönen.

La lotta vera parte al giro 21: dopo due giri all’attacco per rientrare in zona DRS, Hamilton è in grado di insidiare un Vettel che soffre di qualche problema di trazione nell’ultimo tratto: l’inglese sta in scia, sfrutta tutto il rettilineo ma resta ancora dietro, in quanto Vettel comincia a conservare il motore elettrico per usarlo “in difesa”. Dopo una lotta durata qualche giro, Vettel finalmente recupera un po’ di margine su Hamilton (le cui gomme iniziano a soffrire) e inizia a girare sugli stessi tempi di Rosberg.

Attimi di paura ai box: al giro 28, dopo avere palesato un problema ai freni nel giro precedente, Alonso rientra ai box ma non riesce a frenare in tempo, rischiando di investire i propri meccanici; fortunatamente il meccanico con il cavalletto anteriore ha un buon riflesso nel togliersi da davanti. Non si registrano infortunati, ma è ritiro per l’idolo di casa.

Al giro 33, quando Hamilton si ferma per la seconda sostaRagazzi, mi serve un pit stop rapido», la raccomandazione alla radio) per montare le gomme dure la Ferrari stavolta non risponde: Vettel resta in pista con la mescola media, mantenendo la scelta per le due soste. La Mercedes dell’inglese, però, comincia a marcare tempi bassissimi: subito giro record in 1′29″910, rimontando in modo costante.

Difficile pensare che Lewis possa provare ad arrivare in fondo alla gara con questo treno di gomme (monterà le medie per un ulteriore stint finale), con Vettel che si ferma al giro 41: al rientro in pista del ferrarista, Hamilton ha ben 13 secondi di vantaggio (ne occorrono circa 24 per una sosta tranquilla) e il suo vantaggio aumenta rapidamente: quando si fermerà per l’ultima sosta, al 51esimo giro, Seb è nel traffico e perderà la seconda piazza per oltre due secondi.

Il finale della gara è quindi già scritto: mentre Räikkönen battaglia con Bottas per la quarta piazza, fino a tre giri dalla fine assistiamo alla disperata rimonta di Hamilton su un Rosberg che, con il consistente vantaggio costruito nella prima fase di gara, può decidere come gestire gli ultimi giri per chiudere senza patemi. Nico torna alla vittoria grazie a una prestazione autorevole, con la Mercedes che ancora una volta domina la scena. Le Ferrari sono sicuramente la seconda forza, ma i progressi fatti non sono ancora abbastanza per riuscire a lottare ad armi pari.

RISULTATI GP SPAGNA 2015
1. Rosberg Mercedes 66 giri completati
2. Hamilton Mercedes +17″5
3. Vettel Ferrari +45″3
4. Bottas Williams +59″2
5. Räikkönen Ferrari +1′00″0
6. Massa Williams +1′21″3
7. Ricciardo Red Bull 1 giro
8. Grosjean Lotus 1 giro
9. Sainz jr. Toro Rosso 1 giro
10. Kvyat Red Bull 1 giro
11. Verstappen Toro Rosso 1 giro
12. Nasr Sauber 1 giro
13. Pérez Force India 1 giro
14. Ericsson Sauber 1 giro
15. Hülkenberg Force India 1 giro
16. Button McLaren 1 giro
17. Stevens Manor-Marussia 3 giri
18. Mehri Manor-Marussia 4 giri
Ritirati: Alonso (McLaren), Maldonado (Lotus).

Classifica piloti: Hamilton 111, Rosberg 91, Vettel 80, Räikkönen 52, Bottas 42, Massa 39, Ricciardo 25, Grosjean 16, Nasr 14, Sainz jr. 8, Hülkenberg e Verstappen 6, Ericsson, Kvyat e Pérez 5.

Classifica costruttori: Mercedes 202, Ferrari 132, Williams 81, Red Bull 29, Sauber 19, Lotus 17, Toro Rosso 14, Force India 6.

Pietro Luigi Borgia
Pietro Luigi Borgia
Cofondatore e vicedirettore, editorialista, nozionista, italianista, esperantista, europeista, relativista, intimista, illuminista, neolaburista, antirazzista, salutista – e, se volete, allungate voi la lista.

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