L’ira di Beckenbauer: “Contro Lewandowski un fallo brutale”

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Il Bayern Monaco non ha ancora assimilato il significato della sconfitta in Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund, che ha tolto ogni speranza di tripletta di trofei. La forma di quella partita non è il risultato, perchè è plausibile che Neuer centri la traversa dagli undici metri o che Xabi Alonso scivoli poco prima di calciare, è il destino: è la sostanza a far arrabbiare quasi tutta la dirigenza di Säbener Strasse, su tutti Franz Beckenbauer.

Quando la leggenda del calcio tedesco parla, le leggi prendono vigore. Lo sanno tutti in Bundesliga: il Kaiser, da buon bavarese, parla poco ma quando lo fa le sue parole assumono il peso della Bundesverfassungsgericht, la corte costituzionale idolatrata come un Dio dal popolo tedesco. Beckenbauer ha scelto le colonne sportive della Bild per sfogare tutta la sua rabbia per il pesante infortunio accaduto quarantotto ore fa a Robert Lewandowski: “Langerak ha commesso un fallo brutale contro il nostro attaccante, una follia che l’arbitro Peter Gagelmann non ha punito: spero che possa giocare contro il Barcellona“. La stessa speranza la ripone lo stesso attaccante polacco con un tweet poco dopo mezzogiorno.

Mentre il giovane portiere Langerak si scusa pubblicamente per l’accaduto (“Con quell’uscita volevo prendere la palla, mica Robert“), Karl-Heinz Rummenigge porta una flebile speranza nell’ambiente Bayern con queste dichiarazioni rilasciate alla radio B5 Aktuell : “Penso che Lewandowski ci sarà al Camp Nou, una maschera dovrebbe garantirgli la presenza“. I giornali tedeschi mormorano di un Pep Guardiola nervoso e un ambiente davvero scosso per gli ennesimi infortuni capitati nel momento clou della stagione: il Meisterschale è l’unica cosa certa di questa strana stagione, la Pokal è volata via e se il tecnico spagnolo dovesse fermarsi – per il secondo anno consecutivo – alle semifinali di Champions League sarebbe un mezzo fallimento. Al Bayern Monaco non basta vincere la Bundesliga.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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