Udinese, Stramaccioni: “Voglio fare un plauso ai miei giocatori”

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In seguito alla partita persa per 2-1 al Friuli contro l’Inter, Andrea Stramaccioni si è presentato alla consueta conferenza stampa post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Io ho parlato spesso di mentalità e consapevolezza dei propri mezzi. L’ho detto ai ragazzi negli spogliatoi e il presidente mi ha fatto eco: voglio che vadano a casa orgogliosi della loro prestazione. Sembra strano in Serie A dire cose del genere dopo una sconfitta, eppure per me è giusto così. Ho voluto dare un segnale alla mia squadra quando, rimasti in 10, ho tolto un centrocampista e ho lasciato in campo le due punte. Di Natale per scherzare mi ha detto che in 10 ce la poteva ancora fare, ma in 9 era troppo dura per lui. A ogni modo vorrei fare un plauso ai miei giocatori.

Penso che sia difficile arbitrare, sbaglio io, sbagliano i giocatori e può sbagliare anche l’arbitro. La partita è stata corretta ma con un grande agonismo. L’errore è sotto gli occhi di tutti ma a velocità normale magari si può vedere male. Badu ha sbagliato, lo sa anche lui ed è pentito. A Rocchi ho detto che l’aveva già ammonito e poteva avere un po’ più di buon senso, poteva dargli una strigliata e basta; l’espulsione è anche giusta ma secondo me poteva “minacciarlo” prima di mostrargli il rosso. 

L’Inter dal centrocampo in su è impressionante, ha molte soluzioni dalla panchina. Ero curioso di vedere la partita 11 contro 11 per intero perché stavamo reggendo l’urto. Io auguro all’Inter di raggiungere l’Europa, hanno le armi per farlo. Credo che come potenziale offensivo sia seconda solo alla Juve in Italia.

I giocatori vivono certe partite con grande adrenalina: Badu un secondo dopo il suo errore aveva già capito di aver sbagliato, questo però deve servirgli per maturare. Lui ha 23 anni, è giovane, però ha anche già una grande esperienza. Non voglio affatto che questo episodio abbia troppo peso per lui.

Totò con questo gol entra di diritto nella storia del calcio: lo ha fatto in una grande partita contro una grande squadra, sono orgoglioso di essere il suo allenatore e gli faccio grandi complimenti. Fare così tanti gol in una squadra di provincia vale doppio.

Facciamo meglio con le grandi? Qui sta la nostra crescita mentale: dobbiamo imparare ad affrontare squadre che si chiudono. Noi abbiamo giocatori abilissimi a rubare palla ma meno propensi alla costruzione del gioco. Verona può essere un banco di prova importante perché è una squadra che si difende molto bassa. Con l’espulsione di Domizzi ci ritroviamo, però, in grave difficoltà di uomini in difesa. 

Se in questo finale troveranno spazio alcuni giovani? Dobbiamo essere bravi noi a inserirli nei momenti adeguati. Oggi Perica, se avesse segnato al 93′ contro l’Inter in 9 contro 11, avrebbe scritto la storia. 

Allan? Credo che sia tornato a fare l’Allan dopo un periodo in cui non riusciva a esprimersi come sa. Lui deve pensare a fare bene nelle ultime 5 partite, poi se arriverà un’offerta da parte di un grande club sarò felice per lui.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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