Pavia, Cardin: “Continuiamo a sognare la promozione”

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Il ciuffo biondo e l’occhio azzurro è inconfondibile. Forse solo Lorenzo Carotti e Alessandro Malomo riuscirebbero a confondere i profani. No, Denny Cardin è decisamente rintracciabile tra gli undici titolari che Maspero manda in campo: specialmente dopo una giornata come quella passata che ricorderà a lungo. “25 aprile 2015, il mio primo gol tra i professionisti“, potrebbe essere l’incipit di un diario immaginario del laterale mancino del Pavia. “Ne ho fatto uno in Coppa Italia qualche anno fa ma era un 6-1” confessa Cardin a chi chiedeva lumi sullo score.

Inconfondibile è anche la vena realizzativa, tipicamente da difensore. Al 5′ del primo tempo era al posto giusto, nel momento giusto, ossia davanti alla porta ad aspettare quel pallone che Pederzoli gli ha messo sotto il naso: “Sono contento per come è andata, mi sono fatto trovare pronto: contentissimo per il gol che dedico alla mia fidanzata Isabel, lei c’è sempre e mi sostiene come la mia famiglia, anche se adesso sono lontani. Ho passato cinque minuti nei quali non capivo più niente dalla felicità! Con chi festeggerò? I ragazzi mi hanno detto di portare una doppia razione di pasticcini perché mi sono fatto aspettare un bel pò!” sorride Cardin.

E pensare che la stagione era iniziata benissimo per il triestino, quasi sempre impiegato da Maspero: poi una brusca pausa, dovuta a cosa? “Ho iniziato bene poi ho avuto un calo di rendimento fisico, credo anche perché mio papà non è stato bene prima di Natale: è stata dura ma ora va meglio, gli alti e bassi ci sono ovunque. Anche quando non giocavo ho sempre lavorato con il sorriso“. Ed ora altre due partite della stagione regolare per raggiungere la promozione in Serie B: “I tre punti con il Südtirol li abbiamo conquistati a denti stretti, ce li siamo meritati: il Bassano non molla un centimetro come noi, dobbiamo solo pensare a fare sei punti e sperare in Dio. La promozione è un sogno che abbiamo tutti, giocatori, tifosi e giornalisti“. Già, anche loro, inconfondibilmente loro…

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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