Torino-Cagliari: le parole di Ventura e Zola

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Al termine della sfida Torino-Cagliari, terminata 1-1, entrambi gli allenatori hanno avuto parole di moderata soddisfazione, per un risultato comunque positivo e sintomo di una buona prestazione delle rispettive squadre.

CAGLIARI Gianfranco Zola è sembrato dispiaciuto soprattutto per il pareggio concesso subito dopo il gol dei suoi: “Come ho detto ai miei ragazzi, potevano almeno farmi godere un po’ quel momento. In ogni caso è un buon pareggio, contro una squadra forte e in un ottimo momento di forma come il Toro. Poi abbiamo un grande portiere (Brkic, autore di due miracoli nella ripresa, ndr) e quello ci ha aiutati”.

Sui singoli, per l’ex allenatore del Watford, parole positive su Cossu e Dessena: “Ho schierato Cossu dal primo minuto perché sapevamo che poteva darmi qualcosa in più, giocando con il trequartista e due punte, e lui conosce bene quegli automatismi. Daniele (Dessena, ndr), sta facendo bene da terzino e per ora continuo con lui in quella posizione, anche perché volevo giocarmi la partita a viso aperto e potevo farlo anche con questa scelta tattica”.

TORINO – Di umore moderatamente soddisfatto anche Ventura, nonostante il suo Toro abbia avuto ottime occasioni anche per vincere la gara: “Potevamo vincere, è vero, ma potevamo anche perdere, con il Cagliari che ha avuto alcune buone situazioni. Dispiace perché i 3 punti ci avrebbero permesso anche di scrivere una nuova bella pagina nella storia del Club (sarebbero state 5 vittorie consecutive, prima volta dalla stagione 1977-78, ndr).

Per i granata la sfida di oggi era anche l’anticamera alla grande serata di giovedì prossimo, con la sfida di Europa League contro il l’Athletic Bilbao: “Arriviamo a questa partita sapendo che ce la giochiamo alla pari, a patto di non lasciare nulla al caso. Speriamo di non avere problemi di infortuni soprattutto a centrocampo (Farnerud ancora influenzato, El Kaddouri e Gazzi usciti malconci dalla sfida odierna, ndr), ma è una sfida alla nostra portata. L’importante è continuare la crescita del gruppo attraverso il miglioramento costante dei singoli, come Benassi che ultimamente sta facendo molto bene”.

Antonio Cunazza
Antonio Cunazza
Torinese, classe 1983. Da piccolo voleva vedere Wembley e il Maracanã, gli manca ancora il secondo. Toro e Arsenal nel cuore, sta fra un tackle di Gilberto Silva e Tony Adams che chiama il fuorigioco.

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