Il punto sulla Premier League: venticinquesima giornata

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Venticinque partite e il campionato ha un padrone assoluto. Nessuna lotta come l’anno passato, ma solo la forza granitica di un Chelsea che vince anche quando non convince, passa di carattere all’ultimo respiro (1-0 all’Everton). Manca il riavvicinamento il Manchester City, nonostante Agüero, e i Blues sembrano non avere rivali. Dietro, Smalling è il protagonista inaspettato di uno United che difende la sua piazza europea dall’assalto di Arsenal e Liverpool. 

LOTTA PER IL TITOLO. Qualificato a Wembley per la finale di Coppa di Lega, speranza inglese più concreta di alloro europeo, dominatore assoluto del campionato: il Chelsea di Mourinho è per la Premier League quello che Juventus e Bayern Monaco sono per Serie A e Bundesliga, con tanti saluti alla corsa non scontata e al regno dell’incertezza. Fortissimi i Blues, che in un modo o nell’altro la spuntano pure quando gira male, manca il bomber principale e la partita non si decide a sbloccarsi prima; ieri sera ci ha pensato Willian, silenzioso perno del centrocampo più forte del campionato, a mandare a casa l’Everton al 90′, quando il Manchester City stava già assaporando l’idea di avvicinarsi grazie all’1-4 sul campo dello Stoke City. L’amara verità è che i Citizens sono più vicini (5 punti) al Southampton quarto (0-0 col West Ham) che al primo posto, e che farebbero bene a concentrarsi sull’Europa e sul necessario salto di qualità continentale, visto anche il recente fallimento nelle coppe inglesi.

wba premier leagueZONA EUROPA. Dietro le due contendenti che non contendono, c’è gran bagarre: il Southampton regge, il Manchester United sfrutta Smalling improbabile cannoniere di giornata e manda a dire ad Arsenal e Liverpool che il quarto posto non è roba per loro. Dal canto loro, Gunners e Reds stanno coltivando l’assalto all’Europa che conta, anche se resta da valutare l’impatto che FA Cup e calcio continentale avranno sull’equilibrio del gruppo e sull’infermeria: nel 3-2 del Liverpool al Tottenham ci sono la speranza e la paura di riprendere la corsa ora che si giocherà (anche) il giovedì sera. Le cadute di Swansea (2-0 dal WBA) e Stoke – insieme al pari del Newcastle contro l’ex Pardew – aumentano il gap tra la zona Europa League e la classifica di chi ha messo al sicuro la permanenza in categoria ma non ha le energie e i valori per chiedere qualcosa di più. Difficile immaginare un Everton in lotta per salvarsi, nonostante la Championship disti solo 5 punti.

LOTTA SALVEZZA. Se nel Crystal Palace si sente l’effetto Pardew (+ 5 sull’Aston Villa terzultimo), la notizia di giornata è l’impresa a Sunderland del QPR, al primo exploit stagionale lontano da Loftus Road: agli Hoops serviva il cambio di marcia in trasferta e ci ha pensato il turno infrasettimanale, grazie a Fer e quella vecchia volpe di Zamora. Fondamentali 3 punti per l’Hull City, terzo ko in 4 partite per il Burnley, che certo i punti salvezza non li deve cercare con lo United, ma è già indietro rispetto alla tabella di marcia. Quota salvezza vero miraggio per il Leicester, ultimo a 17 punti.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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