Il PAOK si rialza dopo il crollo di Xanthi: Kerkyra sconfitto 2-1 e distanze ripristinate

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E’ un dicembre duro per le squadre impegnate in Europa, che hanno giocato e dovranno giocare praticamente due volte a settimana. Il PAOK deve vincere per tenere a distanza l’Olympiakos, uscito con tre punti da Livadia solo al 91′, e la ricetta di Anastasiadis prevede un forte turn over: in difesa c’è Spyropoulos, in mediana spunta il giovane Pozatzidis, mentre davanti si affida a Koulouris e Papadopoulos. Salpingidis non c’è nemmeno in panchina, Golasa è infortunato. Grigoriou, invece, schiera i migliori undici per fare una buona prestazione e tornare a casa con dei punti: davanti c’è Sasha Kajkut, con Javito, Zorbas e Kontos in appoggio.

Il primo tempo si apre subito con dei buoni ritmi e in dieci minuti entrambi i portieri cominciano già il turno: prima ci prova Koulouris, impegnando Šetkus, poi Zorbas con un tiro che non crea problemi a Glykos. Ma è un fuoco di paglia. Dopo il quarto d’ora, la gara si addormenta e, mentre il PAOK farfuglia gioco in maniera poco precisa, il Kerkyra fa registrare le occasioni migliori della gara. E’ il copione di tutta la prima frazione e gli isolani dimostrano un’ottima organizzazione, chiudendo molti corridoi agli avversari e contenendone le azioni offensive. Gli ospiti ci provano con Gomes e Javito, che sciupa da posizione interessante, ma se la prendono con il guardalinee che ferma Zorbas lanciato a rete per un fuorigioco inesistente. I padroni di casa si fanno vivi solo col tiro di Tzandaris verso il 20′ e lasciano spazio a molti errori, in 45 minuti non proprio esaltanti.

Anastasiadis corre ai ripari: dentro Raţ e Klaus e le cose cambiano. Il PAOK attacca compatto e sembra più famelico. Athanasiadis va subito a stuzzicare Šetkus, che gli blocca il tiro, ma il gol arriva al 58′: Papadopoulos riceve palla, mette dentro per Facundo Pereyra che segna l’1-0. La partita si scalda: il portiere lituano dice di no al colpo di testa di Pereyra, poi Grigoriou mette mano alla formazione e indovina le mosse. Il neo-entrato Markovski costringe Glykos a una parata super per deviare il suo colpo di testa e al 69′, festeggia il pareggio: Zorbas serve Nayar, che tira in porta, incontra la deviazione di Tzavellas e segna l’1-1. Il PAOK prova a reagire, ma risulta molto nervoso, finché non arriva una giocata individuale: la difesa del Kerkyra rinvia male un pallone, Ergys Kaçe fa partire un tiro che si concretizza nel 2-1. Un grande Pereyra prima manda Pozoglou in porta, poi ci prova trovando pronto il portiere. Brividi finali per il Toumba, quando Glykos deve chiudere la porta a Kajkut per due volte.

PAOK SALONICCO – KERKYRA: 2-1 (0-0).
PAOK (4-3-3): Glykos 6,5; Skondras 6, Miguel Vitor 6, Tzavellas 5,5, N. Spyropoulos 5,5 (46′ Raţ 6); Tzandaris 6, Kaçe 6,5, Pozatzidis 6 (76′ Pozoglou sv); Pereyra 7, D. Papadopoulos 6, Koulouris 5 (46′ Athanasiadis 6,5). A disp.: Giakoumis, Konstantinidis, Kitsiou, Poungouras. All.: Anastasiadis.
Kerkyra (4-2-3-1): Šetkus 6; Gomes 5,5, Dimitrovski 6, Venetis 5,5, Diogo 5,5; Cardozo 5,5 (67′ Andreopoulos 5,5), Nayar 6,5 (77′ Kritikos sv); Javito 6 (66′ Markovski 6,5), Kontos 6, Zorbas 6,5; Kajkut 6. A disp.: Koutzavasilis, Paraskevaidis, Rojas, Georgakopoulos. All.: Grigoriou.
Arbitro: Michael Koukoulakis.
Marcatori: 58′ Pereyra (P), 70′ Nayar (K), 81′ Kaçe (P)
Note: ammonizioni: Nayar, Dimitrovski, Andreopoulos (K), Raţ (P)

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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