Thiago Silva: “Voglio ritrovare il posto in nazionale”

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Il mondiale in Brasile è stato una disfatta per tutto il calcio brasiliano. Non solamente per i tifosi, ma anche per i calciatori. Il nuovo commissario tecnico Dunga ha dovuto effettuare una serie di modifiche per risollevare la squadra e l’ambiente. Vittima di questa operazione un mostro sacro del calcio sudamericano: Thiago Silva.

Del resto non poteva che essere così. L’ex milanista era il capitano e una delle colonne portanti dell’orrendo Brasile che ha preso 7 gol dalla Germania e 3 dall’Olanda: facilissimo indicarlo come capro espiatorio. Dunga gli ha tolto la fascia da capitano, assegnandola al prezioso Neymar, ma non solo: l’ha persino tolto dal campo, relegandolo costantemente in panchina. Una scelta forse esagerata, alla quale il difensore del Paris Saint-Germain non vuole arrendersi.

La sfida di Champions League di mercoledì prossimo tra Barcellona e PSG avrà quindi, per Thiago Silva, un significato particolare, per due motivi. Prima di tutto, perché si ritroverà di fronte al giocatore che gli ha soffiato la fascia da capitano in nazionale. Ma l’ex milanista minimizza la questione: “Sarà una partita importante. Per quanto riguarda Neymar, per me non è un problema che adesso sia lui il capitano del Brasile: siamo fratelli. Ci daremo lotta in campo. Poi, dopo la partita, torneremo a essere gli amici di sempre”. 

Poi perché, ad assistere alla partita, ci sarà proprio Dunga. Un’occasione d’oro, per Thiago Silva, per convincere il commissario tecnico a cambiare idea su di lui. “Dovrò lavorare molto” ammette il difensore “ma se farò bene con il PSG, potrò ritrovare anche il mio posto in nazionale. Il Barcellona gioca bene, ma il PSG non è da meno. Possiamo sia vincere che pareggiare. Il ritorno di Verratti ci aiuterà”.

 

Andrea Schiuma
Andrea Schiuma
Nato a Modugno nel '95, studia Scienze Politiche a Bari. Appassionato di chitarra, bicchieri di cristallo, viaggi, buon cinema e buone letture. Amante dello sport dall'età di quattro anni, ama Torino.

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