Inter-Dnipro, Ausilio: “Vittoria non facile, ottenuta col cuore e in inferiorità numerica”

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AL posto dello squalificato Mancini, è Piero Ausilio ad arrivare in sala stampa al termine della gara contro il Dnipro. Il DS nerazzurro esordisce elogiando subito i suoi per la prestazione: “Vorrei per prima cosa sottolineare che abbiamo vinto in dieci, col cuore, con sudore e fatica ma trovando una prestazione difensiva davvero molto convincente. Penso sia notevole e che vada sottolineato perché non era assolutamente semplice e tuttavia abbiamo conseguito l’obiettivo che ci eravamo preposti, cioè chiudere definitivamente il discorso qualificazione e poter affrontare l’ultima trasferta in Azerbaigian con più relax di quello che ci saremmo potuti concedere in caso avessimo avuto bisogno di una vittoria. Konoplyanka? Ottimo giocatore, ha fatto bene all’andata e anche stasera ma nel Dnipro non ha giocato bene solo lui“.

Un buon viatico i tre punti e la qualificazione nerazzurra, anche in ottica campionato secondo Ausilio: “La Roma? Da domani inizieremo a pensare alla Roma ma prima veniva la sfida di stasera che era troppo importante. Sarà una gara molto dura, ma stasera siamo stati bravi, abbiamo vinto e questo ci consentirà di prepararci al meglio per la sfida coi giallorossi di domenica. Osvaldo ha sempre fatto bene, parlano per lui i gol e la carriera, non c’è bisogno che io stia qui a discuterne. Doveva ritrovare la condizione e quindi, anche se formalmente a disposizione, non era in condizione; adesso c’è e sta bene, ha dimostrato di poter lottare per una maglia da titolare. Il mercato? Non credo sia oggi la sede più opportuna per parlarne, oggi vengo in conferenza perché mi sembrava giusto così considerando la squalifica del mister; ma adesso è troppo presto per parlare di mercato“.

Parole dolci anche per il terzino sinistro: “Dodô è un giocatore che ha qualità tecniche e abbastanza corsa per potersi affermare anche in un ruolo più offensivo e personalmente ritengo che possa anche far bene come esterno alto nonostante la sua storia di calciatore fin qui parli di lui come di un terzino. Ma il ragazzo non è solo un buon elemento tecnicamente, è anche un giocatore che ha molta voglia di mettersi alla prova e impegnarsi nonché migliorare in allenamento. Ecco, per me la chiave è questa perché penso che col lavoro si possa arrivare ovunque“.

Problema Ranocchia? Stasera non è andato bene, inutile nasconderlo. Tuttavia col Milan o con la Croazia l’ho tenuto d’occhio e penso che abbia fatto bene, specialmente con la Nazionale, dove è stato il migliore in campo. Oggi è stato un episodio negativo, certamente, ma io vedo in lui un uomo che sta cercando di impegnarsi per migliorare il più possibile e diventare anche leader di squadra e della difesa. Quel che è certo è che con la Roma avrà una buona occasione per dimostrare ancora una volta a tutti che è un ottimo giocatore” ha detto il DS nerazzurro rispondendo a una domanda più critica sull’attuale capitano.

Ausilio tranquillizza poi i giornalisti sulle condizioni di Nagatomo: “Dovrebbe essere assolutamente scongiurato il rischio di un eventuale intervento chirurgico che ci sarebbe potuto essere, considerando che è il quarto infortunio alla stessa spalla. Sicuramente l’osso è uscito dalla sua sede ma è già stato fatto rientrare e non dovrebbero esserci conseguenze gravi di nessun genere“.

In chiusura, non può mancare un commento sul portierone dell’Inter, assolutamente decisivo fin qui anche in Europa League, pur giocando solo un paio di gare: “Handa para rigori? Beh, a me piacerebbe che non ci assegnassero dei rigori contro ma ammetto che quando ce li fischiano contro non dico che mi sento sollevato ma quasi: la sua statistica in questo particolare ambito non la devo certo ricordare io ma ci terrei a sottolineare che anche questi risultati sono comunque totalmente figli della sua incredibile attitudine professionale e di come si allena durante la settimana. Samir è un lavoratore straordinario che cura ogni dettaglio e quindi questa fama da para rigori è anche (se non soprattutto) figlia di tutta la preparazione in allenamento, sia coi video sia con la pratica“.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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