Troppo Sudafrica per l’Italrugby: a Padova finisce 6 a 22

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Dalla pioggia di Genova al sole di Padova, con un Euganeo che accoglie l’Italrugby con più di trentamila spettatori in festa. La partita è aperta, a tratti divertente, meno tattica rispetto a quella contro l’Argentina. La differenza di cilindrata è, però, evidente: al primo vantaggio segnato da Kelly Haimona, gli Springboks decidono di giocare e vanno in meta con Oosthuizen. Primo tempo all’insegna dell’equilibrio e ripresa in cui, nonostante la gagliardia della mischia azzurra, i sudafricani fanno valere la loro forza, trovando la meta con il bravissimo Reinach e, in chiusura, col “solito” Bryan Habana. Applausi, ma Italia ancora a secco di mete, dettaglio su cui riflettere. 

Sin dall’inizio l’Italia èvolitiva, dura in difesa, rocciosa, benché poco capace di tradurre le briciole di gioco che il Sudafrica lascia sul verde piatto dell’Euganeo. Fisicità contro organizzazione, e Italia portata ad allargare il gioco, con transizioni che vedono protagonisti ParisseSartoMorisi. Gli attacchi sudafricani sono estenuanti, sviluppati in fasi e fasi da brivdi: in evidenza, il Reinach, brevilineo e assatanato mediano di mischia ventiquattrenne, sempre al centro della manovra con velocità e fantasia. Vantaggio italiano, con il secondo calcio di Haimona messo tra i pali all’11’ (dopo l’errore di tre minuti prima), che suona la sveglia per gli africani. Cambio di passo e grande pressione: l’Italia pare sul punto di cedere, ma resiste e getta il cuore oltre l’ostacolo. Il pareggio è nell’aria: Lambie mette tra i pali (16′), ma non si ripete poco più tardi, sugli sviluppi della meta di Oosthuizen, all’ennesimo tiratissimo attacco dei Boks. Si prosegue a strappi: sudafricani pronti a colpire e grande resistenza italiana, poggiata sulle spalle di Castrogiovanni, la vigoria di Furno e il fosforo di un intraprendente McLean. Si chiude in rimonta: Haimona la rimette tra i pali allo scadere di tempo, per una grande iniziezione di fiducia in vista del secondo tempo.

Si torna in campo e, come sempre, il match sale di intensità. I cambi dovrebbero portare ossigeno alle due formazioni, ma le fasi sono confuse, con un Sudafrica che dà l’impressione di poter, via via, dilagare. Cosa che, puntualmente, avviene: stavolta non per il consueto black out che, tra 50′ e 70′, affligge gli azzurri, ma proprio per una differenza di cilindrata tra due squadre di categorie diverse. Al 59′ è Reinach a mettere il sigillo su una prestazione praticamente perfetta: buco centrale e il fly half dei Boks s’infila rapido schiacciando in meta. L’Italia riparte, tenta la strada del pick and go, ma la sterilità è il grande, autentico difetto di una nazionale che non trova mai la via delle concretezza. Ci prova Masi che, da parte sua, assicura sempre un paio di avanzamenti significativi per incontro, ci prova Parisse, che non si arrende mai: ma, nonostante l’equilibrio più volte sottolineato da Brunel, siamo alla seconda partita senza andare in meta. Ci sarebbe il tempo di andare sotto il break e provare il tutto per tutto, ma per la seconda volta, al 72′) il calcio di Haimona è troppo corto. Ultimi minuti e Boks sugli scudi: palla rubata da le Roux, passaggio per Pollard e servizio al bacio per Habana, con l’ala che non poteva mancare di entrare nel tabellino. Applausi per tutti, Italia che onora l’impegno, benché la sconfitta (ancorché prevedibile) non sia certo la miglior medicina per un gruppo alle porte del Sei Nazioni 2015 e del Mondiale d’Inghilterra.

Tabellino

ITALIA-SUDAFRICA 6-22 (6-8)
Italia: Masi, Sarto (76′ Toniolatti). Campagnaro, Morisi, McLean, Haimona (76′ Orquera), Gori (64′ Palazzani); Parisse (c), Vunisa, Zanni (41′ Minto), Furno (71′ Bortolami), Geldenhuys, Castrogiovanni (64′ Chistolini), Ghiraldini (64′ Manici), Aguero (35′ De Marchi). A disp.: tutti subentratiAll.: Jacques Brunel.
Sudafrica: Goosen (59′ le Roux), Pietersen, Serfontein, de Villiers (c), Habana, Lambie (57′ Pollard), Reinach (62′ Hougaard); Vermeulen, Mohoje (57′ Carr), Coetzee, Matfield, Etzebeth, Oosthuizen (62′ Redelinghuys), Strauss (51′ du Plessis), Nyakane (57′ Steenkamp). A disp.: de Jager, . All.: Heyneke Meyer.
Arbitro: Jerome Garces (Francia).
Marcatori: 12′ calcio Haimona (I), 16′ calcio Lambie (S), 21′ meta Oosthuizen (S), 40′ calcio Haimona (I), 59′ meta Reinach (S)+calcio Pollard (S), 79′ meta Habana (S)+calcio Pollard (S).
Calci: Haimona (I) 2/4, Lambie (S) 1/2, Pollard (S) 2/2.
Note – Ammoniti: . Spettatori: circa 32.000.
FriulAdria Man of the Match: Cobus Reinach (S).

Igor Vazzaz
Igor Vazzazhttp://www.losguardodiarlecchino.it/
Viareggino di origine friulana, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Collabora con varie testate, cartacee e web. Talvolta, pubblica libri e dischi. Tifa Udinese. Il suo cane è pazzo.

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