Juve-Roma è solo un ricordo, ormai. Le polemiche del big match di domenica scorsa che tanto ha fatto scalpore nell’opinione pubblica e nei bar di tutta Italia si sono placate in virtù anche del doppio impegno della Nazionale di Antonio Conte.
Ci pensa però Sulley Muntari, centrocampista del Milan, a prendere le difese di Francesco Totti: “Totti è un esempio per tutti e un simbolo universale. Non soltanto per i giocatori italiani ma anche per chi, come me, viene dall’Africa. E’ rispettato da tutti e deve essere ascoltato da tutti. A prescindere da quello che è successo durante Juventus-Roma, se parla Totti gli altri devono stare zitti e ascoltarlo. E così vale per tutti i campioni, vale anche per Buffon, Pirlo e Ibra..”.
Muntari che poi ritorna sull’episodio del 2012 nella gara proprio contro la Juventus: “Sono io il primo a non essere convinto che quel gol che non mi fu dato abbia deciso il campionato. Non credo lo avremmo vinto noi quello scudetto perché la verità è che la Juventus ci ha creduto più di noi fino alla fine e lo ha vinto – prosegue l’ex Inter e Portsmouth – E’ chiaro che quando si affrontano due squadre così, due pesi massimi di questa portata, la tensione sia alle stelle, ma bisogna stare calmi perché il mondo calcistico e non solo ci guarda e non bisogna fare polemiche, ci si deve invece ricordare che il calcio è un gioco, è divertimento”.
Infine una menzione particolare nei confronti di Pippo Inzaghi: “Inzaghi ha portato grande entusiasmo al Milan. L’anno scorso avevamo un grande progetto che poi è naufragato, e siamo finiti addirittura fuori dall’Europa. Con Inzaghi le cose stanno andando decisamente meglio. Lui è uno che ti sta sempre col fiato sul collo, uno che vive di calcio e ci ha dato un’idea di gioco che prima non avevamo. Adesso sappiamo cos’è la gestione tra i reparti e anche noi centrocampisti sappiamo sempre esattamente cosa fare”.