Brasile, Grêmio: sentenza storica contro il razzismo

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Una sentenza storica contro il razzismo che potrebbe fare da apripista per il futuro del calcio mondiale. Il Grêmio è stato infatti escluso dalla Copa do Brasil per gli insulti razzisti rivolti da alcuni suoi tifosi al portiere del Santos, Aranha. L’episodio è avvenuto durante il match di andata degli ottavi di finale che ha visto il Santos di Robinho imporsi per due reti a zero.

Dunque, siamo davanti ad una decisione storica perché si tratta della prima volta che in Brasile un club viene appunto escluso da una competizione per il problema razzismo. Una sentenza, quella della terza Commissione Disciplinare del Tribunale Superiore di Giustizia Sportiva, che ha condiviso in pieno il presidente della FIFA, Joseph Blatter: “Questo è il messaggio corretto, il calcio deve essere più forte del razzismo”. Grêmio che è stato anche multato con 17 mila euro di ammenda. Lo stesso patron gaúcho, Fábio Koff, ha però presentato ricorso: “Questa decisione assume un’importanza storica per il Grêmio come istituzione. Una delle tre stelle che fanno parte del nostro stemma (quella dorata) è dedicata al primo giocatore del Grêmio capace di diventare campione del Mondo (il terzino degli anni 70′ Everaldo, di pelle nera, ndr). La pena da applicare deve avere un fine pedagogico, senza tuttavia oltrepassare il limite del ragionevole”.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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