Fantacalcio Serie A 2014/2015: alla scoperta di…Davide Zappacosta

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Gli addetti ai lavori lo stanno sbandierando ai quattro venti da almeno un paio di stagioni. Il calcio italiano ha trovato il nuovo Gianluca Zambrotta. Per ora, Davide Zappacosta ha in comune due cose con l’ex Juventus e Barcellona: la “Z” del cognome e il ruolo, esterno destro. Questo campionato che sta per cominciare sarà importante per vedere se l’eredità del Campione del Mondo 2006 possa essere raccolta.

Nato a Sora (Frosinone) l’11 giugno 1992, Davide Zappacosta cresce nel settore giovanile del Sora. La sua prima esperienza professionistica è in Lega Pro Seconda Divisione con la maglia dell’Isola Liri, dove in un anno e mezzo mette a referto 14 presenze con una rete segnata. Tanto basta per essere adocchiato dagli osservatori dell’Atalanta. A gennaio 2011, Zappacosta varca le porte di Zingonia mettendosi a disposizione di Mino Favini, il “gran capo” del settore giovanile della “Dea”. Curiosità.  Indovinate, tra i tanti talenti, chi aveva a disposizione Favini quando stava a Como? Proprio Gianluca Zambrotta, un nome che si ripete nel destino di Zappacosta. Dopo i 6 mesi trascorsi nella Primavera allenata da Walter Bonacina, l’Atalanta vuole spedire Zappacosta a farsi le ossa. Individua nell’Avellino, società di Lega Pro Prima Divisione, la piazza ideale. La società di Taccone non ci sta però a essere semplice trampolino di lancio. Zappacosta è il benvenuto, ma solo in comproprietà. E in Irpinia, dimostra tutte le sue doti. Tre campionati, una promozione in B nel 2013, una cadetteria con playoff sfiorati lo scorso anno. In totale 83 presenze con 3 reti. Che gli valgono l’attenzione della Juventus. Ma l’Atalanta ha tenuto duro. La “Dea” ha rinnovato la comproprietà con l’Avellino ed è pronta a fornire a Zappacosta il palcoscenico della A.

Lo prendiamo al fantacalcio? Sì. E’ vero, è il primo anno di Zappacosta nella massima serie e quindi i rischi da “scotto del noviziato” ci sono. Ma, contemporaneamente, ci sono tutte le premesse per contenere al minimo tali rischi. Due su tutte: l’appoggio incondizionato dell’Atalanta, sia dalla società che dallo staff tecnico guidato da Stefano Colantuono e l’aver accanto due “vecchie volpi” come Cristian Raimondi e Gianpaolo Bellini, che daranno a Zappacosta tutte quelle “perle” d’esperienza che gli saranno molto utili nel corso della stagione. Tecnicamente, sarebbe un affare. Considerato che quest’anno, oltre a Denis, l’Atalanta avrà a disposizione altri due giocatori che se la cavano nel gioco aereo come Bianchi e Boakye, le possibilità che Zappacosta possa realizzare un discreto numero di assist vincenti sono molto concrete.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

L’anatema di Maurìto

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