Schürrle salva la Germania dalle follie di Löw: 2-1 all’Algeria ai supplementari

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L’Algeria vuole vendicare il “biscotto” di Gijón del Mondiale ’82, quando Austria e Germania si qualificarono con un comodo 1-0 che estromise dalla competizione i nordafricani. Il primo quarto di gara d’ora mostra una Germania lenta a recuperare le ripartenze algerine: Feghouli crea una colossale palla gol dopo aver dribblato Höwedes e Boateng, si presenta sottoporta ma anziché servire Taïder, calcia alto; al 18’ è Ghoulam a sfiorare il vantaggio con un sinistro che esce di pochissimo alla sinistra di Neuer. È proprio il portiere del Bayern Monaco a sorreggere la Mannschaft con numerosi interventi al limite della propria area di rigore di pugni, di testa, in scivolata, in qualsiasi modo. La reazione dei tedeschi giunge al 31’, Özil suggerisce cerca Mustafi, velo del sampdoriano in favore di Lahm che calcia di prima ma Halliche mura. Vere emozioni nel finale: prima Mostefa va vicino a emulare Sneijder col Messico con una botta secca da fuori area, poi Götze calcia addosso a M’Bolhi la palla dell’1-0. Un godibile primo tempo passa agli archivi e, almeno ai punti, l’Algeria è in vantaggio.

Löw cambia nell’intervallo, esce Götze per Schürrle. In avvio c’è un contatto sospetto in area, Müller viene cinturato da Belkalem ma per Ricci non è rigore; due minuti più tardi splendido movimento di Kroos fra le linee, scarico indietro per Lahm che conclude ma M’Bolhi la toglie dall’incrocio dei pali. Il pubblico di Porto Alegre accompagna la manovra dell’Algeria con dei sonori “Olè!”, Germania toreata. Nonostante Mustafi debba uscire per un infortunio alla coscia, Löw sceglie Khedira: Lahm torna a fare il terzino. Ultimi 10’ del tempo regolamentare, Khedira trova un cross perfetto per il colpo di testa per Müller ma M’Bolhi si supera un’altra volta. Germania in forcing finale, sempre Müller in area di rigore, dribbla Belkalem ma calcia fuori di destro. Schweinsteiger va vicino alla rete con un colpo di testa ma è troppo poco angolato: non c’è più tempo, si va ai supplementari.

Nemmeno il tempo di aggiornare le statistiche che la Germania trova il gol, dopo 100”: Höwedes ruba palla a Mandi, verticalizza per Müller, palla a Schürrle che la colpisce male ma a sufficienza per battere M’Bolhi. È l’unica emozione del primo tempo supplementare.

Bastian Schweinsteiger esce coi crampi dopo 108’ di gioco: al suo posto il ct Löw premia Kramer, centrocampista moderno, tuttofare in una stagione straordinaria vissuta al Borussia Mönchengladbach. Il secondo gol dei tedeschi arriva con un gran sinistro di Özil, dopo che Schürrle ha sciupato l’opportunità di fare doppietta. Ci sono due minuti di recupero: Djabou trova un meritatissimo gol che rende onore alla grande partita dei nordafricani, traversone perfetto di Feghouli, difesa tedesca con la testa a Copacabana. L’Algeria ha disputato una partita di grande sacrificio, per due volte ha accarezzato il sogno di vincere ma ai quarti di finale contro la Francia ci va la Germania.

GERMANIA-ALGERIA 2-1 d.t.s. (0-0)

Germania (4-3-3): Neuer 7.5; Boateng 6, Mertesacker 5.5, Mustafi 5 (70′ Khedira 6.5), Höwedes 5.5; Schweinsteiger 6 (108′ Kramer sv), Lahm 7, Kroos 6; Özil 6; Müller 6, Götze 5 (45′ Schürrle 7). A disp.: Weidenfeller, Zieler, Draxler, Durm, Ginter, Großkreutz, Klose, Podolski. All.: Löw 4.
Algeria (4-2-3-1): M’Bohli 7; Mandi 5, Belkalem 6, Halliche 6.5 (96′ Bouguerra sv), Ghoulam 6Lacen 5.5Taïder 6 (78′ Brahimi 6); Mostefa 6Feghouli 6.5Soudani 5.5 (100′ Djabou 7), Slimani 6. A disp.: Zemmamouche, Si Mohamed, Bentaleb, Cadamuro-Bentaïba, Ghilas, Mahrez, Medjani, Mesbah, Yebda. All.: Halilhodžić 7.
Arbitro: Ricci (Brasile).
Marcatori: 92′ Schürrle (Ger), 120′ Özil (Ger), 120’+1′ Djabou (Alg).
Note – Ammoniti: Lahm (Ger); Halliche (Alg).

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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