Latina, ecco Mario Beretta: “Felice di essere qui, impatto subito positivo”

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Allo stadio “Francioni” si è da poco conclusa la conferenza stampa del nuovo tecnico nerazzurro, Mario Beretta, queste le dichiarazioni più importanti raccolte dal portale Tuttolatina.com.

Mi fanno molto piacere le parole dette da presidentessa e presidente. Sono felice di essere venuto qui, ho fatto parecchi anni tra serie A e B ma l’impatto è stato difficilmente riscontrabile negli anni precedenti, subito positivo. Essendoci incontrati da avversari ho potuto verificare la serietà delle persone, aspetto fondamentale in questo ambiente. Serietà dal punto di vista umano e tecnico. Basta vedere il percorso che ha fatto il Latina, parla questo. Abbiamo impiegato poco a metterci d’accordo, per me è importante lavorare con persone serie dove si può lavorare bene. Si possono avere contrasti tecnici che ben vengano, ma poi c’è la condivisione di ciò che si fa. C’è ambizione, come è naturale per una squadra partita così in basso fino a fare la finale per la A, organizzazione, struttura, voglia di lavorare e serietà. Tutto quello che è stato fatto fino al 30 giugno bisogna azzerarlo, dal 1° luglio bisogna ripartire da zero – spiega Beretta – Sarà un campionato difficile, adesso ci sarà da una parte l’orgoglio di essere affrontati con rispetto e timore, dall’altra parte sarà un compito arduo perchè tutti metteranno qualcosa in più. Il consolidamento della categoria è fuori discussione, anche se dico che non ci sono obiettivi che non sia quello di vincere più partite possibile. Non posso esimermi dal fare i complimenti alla squadra, al club e all’allenatore per quanto di buono fatto nel primo anno di B. Una neopromossa che arriva a giocarsi la A ha fatto un grande lavoro, con allenatore, staff e giocatori. Ho avuto modo di conoscere Breda, ottima persona che ha fatto un bellissimo lavoro. Gli avevo già fatto i complimenti in occasione della partita di ritorno, glieli rifaccio adesso. Sarà importante il senso d’appartenenza e che i tifosi diano una mano nei momenti di difficoltà, dell’anno e della partita stessa. Lì ci servirà il calore di un pubblico che ho avuto modo di apprezzare quest’anno, nella conferenza di fine partita dissi che non era facile trovare un pubblico applaudire un avversario con la propria squadra sotto di tre gol. Ci vuole senso di civiltà e sportivo, tutto questo è un aspetto positivo in questo momento del calcio in Italia e ci deve accompagnare e, se possibile, migliorare. Non dimentico tutti gli altri addetti ai lavori, i giornalisti e le televisioni. La squadra si fa con chi va in campo e chi è fuori, che deve dare una mano nei momenti di difficoltà, con spirito critico ma nel giusto modo. Tutti danno una mano, se la squadra va bene ne traiamo il giusto vantaggio. Ho avuto modo di apprezzare tutte queste qualità quest’anno e sono certo che andrà così. Ringrazio il presidente e la presidentessa per questa opportunità, sono venuto senza il minimo dubbio. Ho un po’ di anni alle spalle, avevo piacere di trovare una situazione di questo tipo. Non ho problemi a dire che avrei rifiutato altri posti, a me piace allenare e mi devono tirar via dal campo. Ma mi piace farlo dove possa esprimere la mia passione al meglio, come credo si possa fare. Mi auguro che i risultati vadano di pari passo con la passione che ci mette il club e che ci metteremo noi, tecnici e giocatori. Il risultato è frutto di tante situazioni particolari e non sempre è razionale, ma faremo di tutto per raggiungere il miglior risultato“.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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